Lino Lacagnina
Lino Lacagnina assume la presidenza del Consorzio Residenze del Sole di Cinisello
Lino Lacagnina, è il nuovo presidente della Residenza del Sole di Cinisello Balsamo. Ha assunto questo incarico dopo una vasta esperienza sul campo. In precedenza, Lacagnina, è stato alla direzione del Don Gnocchi, poi a Milano come presidente in CSV e alla AMF in qualità di Amministratore Unico.
Il nuovo incarico le conferisce un importante ruolo. Come intende affrontare questa nuova avventura e con quali stimoli?
«Debbo dire che resta intatto lo spirito di servizio dal quale sono sempre stato animato e che mi ha aiutato ad affrontare le esperienze precedenti. Gli Scout dicono: bisogna lasciare un mondo migliore da come lo si è trovato.
Ho avuto la fortuna di lavorare nel sociale dove l’armonia con i collaboratori è fondamentale. Mi piace anche dare loro uno scopo di mettersi a disposizione degli altri. In un contesto altamente professionale qual è la nostra Residenza è ancor più stimolante mettersi a disposizione per farle vivere meglio».
Come avete affrontato le difficoltà provocate dal Covid?
«Gli effetti della pandemia sono stati affrontati dalla nostra struttura nel migliore dei modi. Siamo riusciti a ridurre al minimo i danni, pur dovendo registrare dolorosi decessi.
Al mio arrivo (nel mese di luglio) ho trovato la situazione in ripresa e gli ospiti stavano uscendo, gradatamente, dal loro stato di relegazione. Con gradualità adesso possono godere (in sicurezza) di maggiore movimento nell’ambito della struttura.
Ciononostante, nelle ultime settimane la recrudescenza del virus ci invita a non abbassare la guardia. Ciò non toglie un’azione coraggiosa per rendere meno malinconiche le giornate dei nostri ospiti, specie nel rapporto con i parenti».
Come sono stati i rapporti con le Autorità Sanitarie Locali?
«Posso affermare che si sono rivelati assai positivi. Tempestivo l’uso dei tamponi con annessi i presidi individuali. In questo quadro il lavoro in sinergia con il nostro staff di certo ottimale. Con il “Bassini” stiamo pensando di costituire un punto prelievi in accordo con il Consorzio delle varie residenze. In più, quando giungeranno i fondi cercheremo di mettere in opera una migliore assistenza domiciliare».
Il nuovo nucleo Il Rubino quali aspetti innovativi inserisce?
«Credo sia un’ottima soluzione. Si tratta di un luogo assai confortevole che consentirà una maggiore agibilità per tutti i nostri ospiti. Specialmente le attività riabilitative e la socialità ne trarranno un grande vantaggio».