Andrea Guerra, Chiara Falco e la piccola Matilde
Una coppia di missionari laici si racconta: da Cinisello al Brasile piegato dal Covid
Una Speciale Spiga d’Oro ricorda i nostri concittadini che hanno dedicato una parte della loro vita in Paesi lontani per sostenere popolazioni in difficoltà, operando spesso in situazioni limite. Volontari, sia religiosi che laici, verso i quali la collettività è stata sempre riconoscente. Nel solco di questo spirito solidale, un anno e mezzo fa, Chiara Falco e Andrea Guerra, due missionari laici, sono partiti con la loro bambina Matilde per realizzare un progetto in Brasile.
Com’è nata la vostra scelta?
«Il PIME ha segnato la nostra crescita in oratorio. Una volta sposati ci siamo chiesti se questo tratto non fosse essenziale anche nella nostra famiglia. Abbiamo frequentato il corso dell’Associazione Laici PIME e il desiderio era reale e ci siamo resi disponibili a partire. Ed eccoci qui».
Come avete affrontato questa esperienza con una bambina piccola?
«Per la prima volta siamo venuti a San Paolo, nell’estate del 2018. Matilde aveva otto mesi. La nostra possibile presenza è stata pensando a lei e abbiamo visto che era fattibile. Non lo stiamo facendo “nonostante” Matilde, ma lo stiamo facendo soprattutto ‘per’ Matilde».
Come sono le relazioni con le persone che incontrate dentro e fuori la ONG?
«Missione significa anche solitudine. Il coronavirus ci ha tolto quello di cui ci siamo sempre nutriti e che dava senso al nostro essere qui: cioè le relazioni con i padri missionari, con la ONG e con i ragazzi e le famiglie che incontriamo la cui accoglienza è sempre stata calorosa e attenta».å
In che cosa consiste il vostro impegno con l’ALP e con la ONG “Conosco”?
«Viviamo nella periferia sud di San Paolo, una delle aree più povere e difficili di questa megalopoli. Il nostro impegno maggiore però è gestire dieci centri diurni per bambini, adolescenti e famiglie, quasi tutti in favela».
Com’è cambiata la situazione e quali difficoltà incontrate ora con il problema del coronavirus?
«La ONG sta portando avanti le sue attività online, oltre a consegnare ceste di alimenti di base alle famiglie più povere. Uno degli effetti più pesanti della pandemia è quello sull’economia».
Si chiude così la chiacchierata con Chiara e Andrea, ma continua il loro impegno in Brasile che è giunto a metà del percorso. Diceva padre Ernesto Balducci che “[…] l’esistenza dell’uomo è collocata in un campo dove agiscono due polarità contrapposte: l’esistere per sé e l’esistere per gli altri. Sono i due poli attorno a cui si svolge, a livello anche semplicemente etico, la vita dell’uomo. A prescindere da ogni illuminazione evangelica, in ogni luogo, in ogni tempo ci è dato scoprire che l’uomo è anche esigenza di vivere per l’altro.”
Per conoscere nel dettaglio il progetto “K664” e contribuire con una donazione: www.pimemilano.com/Brasile-Sud/una-famiglia-alp-tra-i-meninos-di-sao-paul.