22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Aiuti al commercio, PD: “La giunta utilizzi 1,3 milioni vincolati”

La chiusura di negozi e imprese in queste settimane sta provocando scontento e preoccupazione anche a Cinisello Balsamo. Il governo ha intanto aggiornato a 130 categorie, con il decreto ristori bis, l’elenco delle attività che riceveranno i contributi a fondo perduto previsti dal primo decreto. Tutte le categorie incluse nel primo e nel secondo decreto ristori riceveranno in automatico un indennizzo tra il 100% e il 200% di quanto già ricevuto in estate. Il limite massimo di indennizzo è fissato a 150mila euro. Sono inclusi anche i bar che avranno il 150% nelle zone gialle e il 200% nelle zone arancioni-rosse. Ma il disagio resta e l’inquietudine per un futuro incerto pesa su tante persone. E anche la politica locale si interroga sulle misure aggiuntive per aiutare i settori più colpiti. L’Amministrazione Ghilardi aveva recentemente deciso di eliminare la seconda rata Tari in scadenza il 16 dicembre e di destinare un contributo mirato per le attività in sofferenza. Una misura (che risale a prima degli ultimi decreti sulle chiusure totali di bar e ristoranti) da 308mila euro messi in campo per aiutare le imprese, di cui 200 mila per la Tari. E che potrebbe essere aggiornata perché a beneficiare degli aiuti erano soltanto teatri, cinema, palestre, impianti sportivi, discoteche, alberghi, Hotel, B&B e attività simili. Altri 108 mila euro saranno invece erogati alle attività in difficoltà ma solo dopo la pubblicazione di un bando. Una proposta concreta arriva anche dall’opposizione del Partito Democratico che chiede un maggior impegno finanziario da parte della giunta. “L’Amministrazione ha in cassa da più di due anni 1,3 milioni di euro vincolati a sostenere il commercio di vicinato derivanti dal PII Bettola”, afferma il capogruppo dem Andrea Catania, che aggiunge: “Perché il Sindaco non li usa? Sono risorse già disponibili, potrebbero essere impiegati per sostenere tramite contributi i negozi o per investire su progetti innovativi per favorite la vendita online da parte dei nostri commercianti. È il momento di mettere in campo tutta la nostra potenza di fuoco e non di cavalcare a parole il malessere delle categorie economiche”.

Redazione "La Città"

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