Mufoco, spazi in Triennale e nuove esposizioni a Villa Ghirlanda
Sarà per quel suo essere una realtà unica in Italia o sarà per il suo patrimonio di 2 milioni di immagini e una biblioteca di 20 mila volumi ma il Mufoco ha sempre rivestito un ruolo importante per la nostra città, mettendola spesso in rilievo nazionale grazie alle sue attività ed esposizioni. Nato come fondazione in cui convivevano l’allora Provincia di Milano (oggi Città Metropolitana), la Regione Lombardia, il Comune di Cinisello Balsamo e altri soggetti privati, il Museo di Fotografia Contemporanea ha iniziato, nel 2016, il suo accordo con La Triennale di Milano, i cui impegno è stato di offrire i propri spazi per le mostre e a valorizzare le collezioni fotografiche.
Il Mufoco invece, compatibilmente con i propri spazi, offriva ospitalità ad altrettante esposizioni dedicandosi, inoltre, ai compiti di conservazione, catalogazione e alle attività di carattere didattico ed educativo sul territorio.
Nel maggio 2018, dopo un cambio ai vertici del museo milanese, il neo eletto presidente di Triennale, Stefano Boeri, venne in visita a Cinisello. Boeri ribadì, all’allora sindaco, Siria Trezzi e all’assessore alla Cultura Andrea Catania, l’importanza di una collaborazione reciproca tra i due enti. Nel settembre 2019, dopo le amministrative (del 2018) al Museo toccarono momenti d’incertezza trovandosi a vagare, silenziosamente, intorno al dilemma: deposito o patrimonio inestimabile? La risposta, positiva alla domanda è finalmente arrivata. Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, intervenuto recentemente alla presentazione delle nuove mostre all’interno di Triennale, ha annunciato la nascita di spazi nell’istituzione milanese del Museo Nazionale della Fotografia a partire dalla collaborazione con il Mufoco di Cinisello Balsamo. Si tratta di una scelta importante, volta a dar voce a un inestimabile patrimonio storico e culturale ma anche a fornire piena affermazione museale alla fotografia, che in Italia è sempre stata considerata un’arte di nicchia e non particolarmente valorizzata. Anche Stefano Boeri, in una recente intervista alla rivista “Artribune”, ha specificato che il cuore del progetto saranno i preziosi archivi del Mufoco. Alla fotografia saranno destinati ben 1500 mq di spazio in Triennale, tra archivi e mostre fotografiche. Non si abbandonerà però Cinisello Balsamo e lo storico contesto di Villa Ghirlanda Silva. L’attuale sede del museo rimarrà sempre luogo di mostre ed esposizioni continue. Insomma, sembrerebbero delinearsi tanti spazi potenziali e variabili per dare visibilità alla fotografia italiana. A ribadire l’importanza del ruolo del Mufoco anche il sindaco Giacomo Ghilardi che ha proseguito sulla strada della collaborazione già avviata precedentemente con Triennale, sedendosi ai tavoli dell’interlocuzione. Una notizia importante che prosegue sulla strada già aperta della comunicazione tra Milano, Cinisello Balsamo e l’Italia intera e che avrà come mezzo un patrimonio inestimabile: la fotografia italiana.
Attendiamo quindi che il progetto si concretizzi, ansiosi di varcare il più presto possibile le soglie del nuovo Museo Nazionale di Fotografia.