21 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Palestre in lockdown, “dal decreto ristori un grande aiuto”

Marco Roncarati dirige la palestra Homefit Club di via Carducci e anche lui appartiene a una fra le categorie che è stata messa a dura prova dai provvedimenti restrittivi legati alle norme anti-Covid. Dirige uno staff con una quindicina di persone, anch’esse molto preoccupate.
Marco, come avete vissuto il periodo del lockdown?
“La nostra attività è stata fra le prime a dover chiudere i battenti. Solo il 1° giugno abbiamo avuto il permesso di riaprire. È stato un periodo lunghissimo all’inizio del quale non c’è stata chiarezza su come avremmo dovuto muoverci. Abbiamo dei costi fissi molto elevati che derivano per gran parte dal contratto di locazione a cui dobbiamo far fronte. Fortunatamente con l’intervento del governo alle imprese come la nostra è stato poi concesso di versare mensilmente solo il 50%. Una spesa comunque gravosa, visto che le entrate sono state pari a zero. La società Sport e Salute (CONI) ha stanziato dei fondi per i collaboratori sportivi con un contributo di 600 euro al mese”.
Com’è stata la riapertura?
“I mesi giugno e luglio per le palestre sono in generale un periodo in cui non si registrano molte nuove iscrizioni, perché il bel tempo spinge naturalmente chi vuole praticare sport a restare all’aria aperta. La nostra struttura ricopre circa 1.600 mq: se siamo stati favoriti dalla dimensione per garantire il distanziamento, di certo i costi per sanificare i nostri locali sono stati considerevoli. Abbiamo rispettato tutti i protocolli richiesti dalle normative anti-Covid e si sono registrati rarissimi contagi dopo il lockdown nelle strutture come la nostra, ma ancora una volta siamo stati fra i primi a essere costretti a chiudere di nuovo”.
Cosa vi attendete ora dal governo?
“Ho sentito che gli indennizzi previsti dal cosiddetto “Decreto Ristori” saranno il doppio rispetto a quanto definito in precedenza. Dal mio punto di vista questa decisione ci darà un grande aiuto e noto con soddisfazione che la categoria delle palestre e del fitness è stata finalmente riconosciuta come un nodo nevralgico della nostra economia”.

Emanuele Lavizzari

Dopo un titolo accademico in Lingue e Letterature Straniere ha lavorato in ambito turistico-alberghiero tra Spagna e Italia e nel settore della tecnologia in Germania. In seguito a un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia, prima di giungere all’Associazione Italiana Sommelier Editore, dove attualmente è responsabile del coordinamento redazionale e direttore editoriale della rivista “Vitae”. Ama l’impressionismo musicale, la poesia simbolista e le contaminazioni fra generi nella musica e nella letteratura. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo. Questo è il motivo per cui si è dedicato a ulteriori studi e ha conseguito una laurea magistrale in Scienze della Musica con una tesi sul compositore spagnolo Manuel de Falla. Suoi grandi interessi sono anche l’atletica leggera e la televisione. Ha corso tanti chilometri in pista, su strada e su percorsi campestri e non si è ancora stancato di farlo.

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