Un elefante in salotto, il mercato di Cusano Milanino
di Andrea Cardillo
da La Fabbrica delle Idee Cusano Milanino
Il comune Cusano Milanino è uno fra i più piccoli in termini di superficie, il 7.818° in Italia, e uno dei più densamente abitati, il diciannovesimo. Come quasi tutti i comuni della fascia Nord è un comune di transito e viene investito quotidianamente da un orda di auto che dai paesi limitrofi si muove in direzione di Milano. La città metropolitana andrà a affrontare in termini organici il problema, visto che si tratta della mobilità complessiva di un area vastissima. Ma per il momento, orologio al polso, per uscire da Cusano Milanino e quindi percorrere poco più di un chilometro per andare verso la metropoli ci vogliono circa una ventina di minuti durante le ore di punta. Le direttive di questa transumanza sono Via Zucchi e Via Sormani, attraversate entrambe da Viale Marconi, perennemente infartuato come le due precedenti. Un traffico che regala ai cusanesi la medesima aria inquinata che purtroppo si respira nella pianura Padana.
In questo quadro un po’ claustofobico ogni giovedì fa la sua comparsa un pachiderma e si accomoda in salotto. E’ il mercato di Cusano Milanino. Si tratta di uno dei mercati più corposi dell’area Nord Milano e riscuote un discreto successo, vuoi per la ricchezza dell’offerta, vuoi per la posizione di Cusano. Occupa interamente viale Montegrappa con le sue 219 bancarelle e deborda in alcune vie laterali per arrivare quasi presso la sede comunale. Viale Montegrappa viene utilizzato come percorso di ingresso in alternativa a Zucchi/Sormani ma il giovedì il suo mancato uso manda in tilt la circolazione. Non si tratta solo di viabilità, la sede del mercato insiste su uno dei quartieri più popolosi di Cusano, tra le case della Cooperativa Edificatrice e le case Aler, in quella zona abitano circa 600 famiglie.
L’attuale regolamento comunale che lo governa è stato approvato nel 2011 sotto la Giunta Ghisellini. Il dispositivo stesso si accorge dei problemi generati e in due articoli, 60 e 83, auspica un trasferimento in un area da individuare previa cura dimagrante a 200 bancarelle, comunque un’enormità. Sotto la giunta Gaiani era stata iniziata una riflessione ma il boccone da digerire è grosso. Durante la passata campagna elettorale la coalizione di csx era andata nel quartiere ad ascoltare gli abitanti e uno dei problemi che furono segnalati era stato proprio l’ingombrante presenza del mercato. Il regolamento stesso, che con equità garantisce Comune e commercianti, non offre strumenti risolutivi. Di fatto le 20 bancarelle di troppo devono decadere, ovvero gli assegnatari si dovrebbero astenere dal cedere il posto a nuovi subentranti, un’opzione poco realistica. Per il futuro varrà comunque la pena iniziare a riflettere su questo nodo e provare a sperimentare soluzioni, coinvolgendo anche chi in quel quartiere ci abita.