“Ci salviamo coi libri ma servono anche gli eventi”
Lucia Isabel Esposito è conosciuta dai più come la libraia del Mondadori Bookstore di Cinisello Balsamo, il suo negozio si trova in via Frova. Uno dei più antichi di Cinisello Balsamo.
Lei lavora circondata dai libri, come è nato il suo amore per i libri?
«Vorrei poter dire in tenera età ma a casa mia circolavano più quotidiani che libri e da piccola avevo una forte attrazione per la musica, come tuttora. Ho iniziato a scegliere libri dopo i vent’anni, comunque amo la lettura ma ho anche altre passioni che piacevolmente si alternano ad essa».
Lucia, quale fu il primo libro che lesse?
«Ho iniziato con i libri di Wilbur Smith, col tempo però ho cambiato genere, ora mi appassionano le storie vere o comunque racconti che ti lasciano un pensiero, una riflessione e perché no, anche un sorriso».
Come incentivare alla lettura?
«Di sicuro, non obbligando. Devi sentirne il desiderio e poi tutto viene da sé. Se proprio al primo libro non scatta la scintilla, bisogna provare a cambiare continuamente genere, prima o poi arriverà il filone giusto».
Di recente a Cinisello si è tenuta la prima Fiera dell’Editoria Indipendente “Una Ghirlanda di Libri”, che l’ha vista, insieme ad altre compagne di viaggio, ideatrice ed organizzatrice; come è nata questa iniziativa e quale scopo si vuole realizzare?
«Si mi sento molto orgogliosa per questo evento e la collaborazione con le altre ragazze credo sia stata la carta vincente, inoltre io insieme a Manuela Lattuada e Stefania Paltrinieri stiamo costituendo l’Associazione Culturale Le Ghirlande. Ne vedrete delle belle perché se la mia testa esplode di idee, Manu e Ste sono dei fiumi in piena. Purtroppo il Covid al momento ci ha bloccate ma le idee sono state riposte tutte in un grande cassetto, pronte a balzare fuori alla prima occasione».
Esiste una seconda vita per un libro?
«Un libro non si butta mai via. Esistono tante realtà che possono accogliere i libri che non desideriamo tenere in casa, io nerappresento una. I miei clienti mi riportano libri e io li rivendo a un prezzo politico. Il ricavato viene totalmente devoluto in beneficenza. Comunque se avete dei libri da regalare esistono gli ospedali, le carceri, i ricoveri degli anziani, l’istituto dei tumori e anche l’Anffas. Un libro non si butta mai».
Cosa suggerire per il rilancio delle attività culturali in città dopo il Covid? Sappiamo che nel suo negozio trovano spazio diverse attività!
«La nostra vita dopo marzo è cambiata notevolmente, la gente è spaventata ma ha voglia di normalità. L’ho constatato con la tanta affluenza durante la Fiera dell’Editoria. Gli eventi culturali si possono anzi si devono poter fare, con le giuste precauzioni e controlli. Dobbiamo riprenderci la nostra vita ma con buonsenso».
Chiudo con una curiosità, se lei fosse una copertina di un libro quale sarebbe l’immagine che la raffigurerebbe e perchè?
«In questo momento credo proprio Mafalda con la didascalia “sono esaurita”, tra l’altro i miei clienti lo sanno perché la indosso spesso durante certi periodi dell’anno, ho una maglietta che riporta l’immagine di Mafalda con questa scritta».