«Demoralizzante il rapporto con il Comune, nessuna risposta né contatti. Non mi ricandiderò»
La Consulta dello Sport, istituita dal Consiglio Comunale nel 2001, è l’elemento che funge da collegamento tra Comune, cittadini e associazioni sportive del territorio. Alla sua guida, in quest’ultimo triennio, si trova Caterina Indelicato le rivolgiamo alcune domande su Consulta e su problemi connessi a questo particolare periodo.
Nello svolgimento delle attività della Consulta la pandemia ha creato particolari problemi?
Credo purtroppo non ci sia nulla che questo virus o le sue misure di prevenzione e contenimento non abbia toccato. Quindi, sì, anche la Consulta dello sport ha subìto delle ripercussioni sulle operatività e sulle priorità.
Da parte della Consulta sono state intraprese delle iniziative per sostenere le attività delle società sportive cittadine schiacciate dai continui blocchi di attività?
Nel primo lockdown abbiamo più volte sollecitato all’amministrazione un incontro e prodotto una lettera con proposte e iniziative per andare in aiuto alle società sportive, ma non ha prodotto nulla di soddisfacente. Si comprendono benissimo le difficoltà di tutte le amministrazioni, ma delle volte si ha l’impressione che la comprensione avviene in modo unilaterale. Di fatto tutte le realtà si sono in qualche modo arrangiate: le più grandi sono state più veloci nella riapertura a settembre mentre le più piccole, con grande difficoltà nello stilare un protocollo, si sono avviate a ottobre e dopo aver investito molto negli acquisti (tutti in autonomia) ecco una seconda chiusura.
La Consulta con l’anno 2020 è in scadenza. Causa la pandemia potrebbe esserci una proroga del vostro mandato? Oppure sono già stati programmate le nuove elezioni?
In questo momento è molto complesso attivare un’assemblea generale con un quorum sufficiente a rendere l’assemblea un membro elettivo. Non è ancora stato ufficializzato nulla ma temo sia necessaria una proroga.
Pensa di ripresentarsi come presidente?
No! È stata un’esperienza molto arricchente ma per molti versi troppo lontana dal mio approccio con lo sport. Sono una marzialista e l’integrazione con la politica è assai complessa. Sicuramente durante il mio mandato vi è stata una particolare attenzione all’integrazione e attenzione per le piccole realtà, senza comunque mai dimenticare le grandi realtà che da sempre rappresentano un forte sviluppo dello sport in Cinisello Balsamo.
Come presidente uscente quale giudizio esprime sull’attività svolta dalla Consulta in questo triennio?
Come valutavo già al tempo del mio ingresso in Consulta, ritengo sia un organo importantissimo per la realtà di un comune delle dimensioni di Cinisello. Il rammarico più grande è quello di dover continuamente ricordare anche all’amministrazione che proprio nella Consulta possono trovare un grande supporto ma a volte, forse troppo spesso, ciò viene dimenticato. Partendo dall’ultimo anno, il più complesso e oggettivamente difficile del mio mandato, è stato molto demoralizzante non avere risposte e non ricevere mai un contatto dall’amministrazione… diciamo che ciò che apprendevo dai media mi permetteva di restare aggiornata. Per i due anni precedenti sono molto contenta dei progetti sviluppati e dell’opportunità di conoscere tutti gli associati invitandoli a rotazione nei nostri direttivi. Ogni realtà ha portato un grosso contributo: innovativo e pragmatico rimanendo sempre connesso alla realtà del territorio, consci del fatto che il tutto debba necessariamente essere in continuo miglioramento ed evoluzione.