22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Tempi lunghi e nessuna certezza, piazza Gramsci attende un progetto

Si riaccende il dibattito e divampano le polemiche sul destino di piazza Gramsci. A dare fuoco alle pol­veri ci ha pensato, forse inconsapevolmente, l’assessore all’urbanistica Enrico Zonca, che ha reso note sui social alcune considerazioni raccolte dal percorso partecipativo, rappresentato dalla compilazione di un questionario online da parte dei cittadini. 
A destare scalpore è innanzitutto la tempistica. Sembra ancora in alto mare l’iter che dovrebbe portare al restyling della piazza, dopo che la giunta Ghilardi ha bloccato il percorso già avviato dalla precedente amministrazione. Da allora sono trascorsi più di due anni e Cinisello attende di vedere rifiorire il suo centro ma a dominare è ancora l’incertezza. Le opposizioni in consiglio comunale non hanno perso tempo e sono passate all’attacco di Zonca, prima di tutto per il fatto di aver avanzato delle ipotesi sul futuro della piazza ma non su canali istituzionali del comune, né attraverso la presentazione di atti amministrativi. “La solita operazione alla Ghilardi – si legge nel comunicato del Partito Democratico – che fa del gran marketing ma che quando si trova a dover progettare e realizzare non combina niente. In questo caso, però, potrebbe anche essere peggio perché il documento firmato dall’assessore Zonca non è neanche andato sui canali istituzionali dell’Ente ma solo su quello della sua lista civica”. Ma è sulla mancanza di un progetto e sulla validità delle idee per la riqualificazione che si concentrano gli attacchi più duri del PD. I dem criticano le ipotesi circolate nel documento tra cui il paventato ripristino della configurazione a “perla”. “Riporterebbero indietro la piazza di sessant’anni”, tuonano. Per non parlare dell’ipotesi circolata di riaprire il centro alle auto. “Si è parlato solo di ripristinare alcuni posti auto per residenti e disabili ma non di riattivare la circolazione delle auto”, fa sapere l’assessore Zonca, che aggiunge: “Il documento condiviso sui social non è altro che un’analisi storico-politica-tecnica di piazza Gramsci, sulle ragioni che hanno portato alla condizione attuale e quali siano le criticità emerse dagli studi preliminari, scaturiti dai vari incontri con la cittadinanza”. Niente di deciso quindi, perché come spiega Zonca: “Da tutti i suggerimenti raccolti, sono state proposte tre possibili idee, non risolutive, ma che rappresentano una base di partenza per una riqualificazione seria dello spazio pubblico”. Dalle opinioni dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio, emergono le criticità attuali da superare: pavimentazione degradata, illuminazione scadente, pericolosità dell’area “piantumata” e piano inclinato davanti al sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio. È a partire da questi punti che l’amministrazione intende procedere. Ma chi si aspettava un colpo di acceleratore è rimasto comunque deluso. Si dovrà attendere che il percorso avviato dalla giunta, fino a questo momento lento e ancora del tutto informale, porti qualche punto fermo alla causa della riqualificazione. Voluta da tutti ma ancora tutta da pensare. 

Fabrizio Vangelista

Giornalista, scrittore. Direttore de La Città

Articolo precedente

«Ritardi e inefficienze, la nostra battaglia per cambiare la sanità lombarda»

Articolo successivo

Il tribunale respinge il ricorso anti-vasca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *