Piscina Paganelli a rischio chiusura, da Asa il grido d’allarme
E’ dello scorso venerdì la lettera che la Presidente Asa di Cinisello, Lia Strani, ha inviato a tutti i soci ASA. Una lettera che lascia poco all’immaginazione, è tutto drammaticamente molto chiaro. Le piscine Paganelli dopo quasi un anno trascorso faticosamente con la riduzione dei corsi sportivi, a causa della pandemia, non hanno più le risorse economiche per continuare a sopravvivere.
La Presidente, come è sempre solita fare, con la trasparenza che la contraddistingue, allega addirittura l’ultima fattura a carico ASA, quella di novembre (dicembre è ancora da contabilizzare ma i costi sono gli stessi). Lo scopo è quello di trasferire che le difficoltà sono reali, che nessuno si piange addosso senza motivo: ogni mese tenere aperto l’impianto costa alla società 8.840 euro.
Costo che non viene coperto considerato che gli unici corsi che si possono ancora praticare sono quelli dell’agonismo e che non entrano proventi dalle altre attività sportive, tutte sospese. 80 famiglie, agonisti dai 7 ai 23 anni, che a fine mese non potranno più frequentare. “Sono stanca di combattere – si sfoga la Strani – abbiamo resistito allo stremo delle forze, non abbiamo ricevuto nessun tipo di aiuto. L’unico supporto tangibile, reale, di cui ringrazio il Presidente, Pier Paolo Forello, per la sensibilità dimostrata, è quello ricevuto dalla Cooperativa UNIABITA che ci aveva sospeso il pagamento dell’affitto della sede ASA”.
Emerge anche che gli istruttori pur di allenare gli utenti si erano dimezzati il compenso e ora si erano addirittura offerti di allenare senza percepire nulla. Inutile dire che i soci ASA, ma non solo, sono attoniti e non si danno per vinti. ASA e tutti gli altri impianti sportivi della città, non rappresentano solo un luogo dove allenarsi, ma sono luoghi d’inclusione, di socialità e mai come quest’anno si sono rivelati così importanti per il benessere psico-fisico di tutti coloro che vi orbitano attorno. Noi tutti speriamo che qualcuno possa intervenire a supportare la riapertura dell’impianto per permettere che il settore agonismo possa continuare l’attività.