La giunta di destra vende il Punto Salute. Neanche due anni fa ne prometteva il rilancio
Il comune di Cormano ha messo in vendita i locali dello Punto Salute di via Gramsci 44. Uno scarno comunicato, pubblicato sul sito istituzionale, dà notizia dell’asta all’incanto fissata per il 2 marzo 2021 con il prezzo di partenza di 183.300 euro. Nella nota è indicato il numero civico dell’immobile, ma senza fare menzione del fatto che i locali sono gli stessi che ospitano medici di base dell’ambulatorio pubblico di quartiere. Passa quindi soto silenzio la liquidazione dello storico Punto Salute, con la conseguente chiusura di un presidio sanitario in epoca di covid-19 e dopo tante belle parole condivise sulla necessità di rafforzare le strutture sanitarie di base.
Eppure, nel programma della coalizione a guida leghista (era il 2019) che ha visto il Luigi Magistro espugnare la “roccaforte rossa” di Cormano, si leggeva testualmente: “Il punto salute dovrà tornare ad essere un presidio imprescindibile grazie all’ampliamento delle fasce orarie dei pazienti, oggi costretti a rivolgersi altrove a causa dell’apertura ridotta. Essenziale la presenza di un centro prelievio funzionale che garantisca un riferimento per la Comunità”.
Una promessa elettorale liquidata, a quanto pare, nell’arco di neanche due anni. E senza che si conosca, al momento, l’eventuale riapertura del servizio in altri locali o si abbia notizia di progetti socio-sanitari analoghi da parte della giunta in carica. Sono in molti a domandarsi perché privare un quartiere popoloso di un servizio pubblico in tempi di pandemia, proprio quando la sanità territoriale, dicono gli esperti, andrebbe rafforzata.