Arriva in consiglio la richiesta per Patrick Zaki cittadino onorario di Cusano
La cittadinanza onoraria di Cusano Milanino a Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto da ormai un anno in un carcere del suo paese perché accusato di sovversione. A chiederla sono Partito Democratico, “Cusano Milanino Ambientalista e Solidale” e “Lista Civica Fare di più” che hanno presentato un ordine del giorno al consiglio comunale. Nel testo si chiede al sindaco Valeria Lesma che la “Città Giardino” si unisca ad altri 100 comuni in tutta Italia che stanno avviando un iter analogo, con l’obiettivo di spingere il governo italiano a conferire al giovane la cittadinanza vera e propria per meriti speciali. Possibilità prevista dal nostro ordinamento e che potrebbe mettere al sicuro Patrick.
“Alla luce di questa tremenda vicenda e nel tentativo di esercitare pressioni su chi oggi ha la responsabilità ed il compito di provare a salvare la vita di Patrick, sarebbe un atto doveroso, significativo e di forte valore simbolico difendere i diritti politici, i diritti individuali, la libertà di pensiero e di espressione di Patrick Zaki condendogli la cittadinanza onoraria del comune di Cusano Milanino”, si legge nel documento del centrosinistra.
“Il conferimento della cittadinanza italiana e di quella onoraria del nostro Comune a Patrick George Zaki – recita l’odg – oltre ad essere un importante attestato di stima ad un giovane ricercatore dell’Università di Bologna, impegnato in importanti iniziative a favore dei diritti umani, è anche un segnale di solidarietà e vicinanza nei confronti di tutti coloro che, in molte Nazioni, con governi dittatoriali e antidemocratici, vengono ingiustamente detenuti e condannati in quanto anche solo semplicemente sospettati di far parte di associazioni e movimenti che si battono per i diritti civili e politici”.
Patrick Zaki venne arrestato nel febbraio 2020 al rientro in Egitto per una vacanza in famiglia. Da un anno è rinchiuso nel carcere del Cairo, dove dorme sul pavimento, sottoposto ad un regime duro e accusato di diffusione di propaganda sovversiva. A Bologna, dove studia, Zaki è molto apprezzato da compagni e studenti. La sua vicenda ricorda al mondo la mancanza delle libertà politiche nonché la carenza di diritti umani in Egitto ed evoca la drammatica sorte di un altro giovane italiano, Giulio Regeni.