Assistenza domiciliare in ritardo. Fu proposta a novembre ma venne respinta
“Proposta non urgente e strumentale”. Così era stata definita e respinta dalle forze del centrodestra l’iniziativa consigliare del Partito Democratico del novembre scorso, quando i dem chiesero alla giunta di Cinisello Balsamo di integrare l’assistenza domiciliare per i soggetti fragili colpiti da covid-19.
A Distanza di qualche mese, e con notevole ritardo, la giunta ci ripensa e prova a mettere ad integrare il sistema dsi assistenza con l’aiuto di Ipis (insieme per il Sociale), Ats e Asst. Un dietrofront, o un correre ai ripari che riaccende la polemica in città, con il PD all’attacco con il consigliere Marco Tarantola che afferma: “Apprendiamo, naturalmente con molta soddisfazione, dal comunicato stampa del 9 febbraio che i contenuti della nostra mozione sono stati integralmente recepiti dal “Protocollo di Assistenza Domiciliare Integrata Covid” con il quale l’Assessora ai Servizi Sociali Valeria De Cicco ha battezzato la nuova delega alla Salute, peccato che arrivi con un ritardo inaccettabile: questo protocollo sarebbe dovuto essere già operativo l’anno scorso!”.
A muovere il PD, nel novembre scorso, la notizia di quei giorni che a Cinisello Balsamo due fratelli disabili al 100% si erano ritrovati nel dramma di avere entrambi i genitori affetti da Covid e, quindi, privati dell’assistenza quotidiana di cui avrebbero avuto bisogno.
Al Sindaco, all’Assessora De Cicco e all’intera Giunta – continua Tarantola – chiediamo che la manifestazione di intenti di realizzare l’integrazione socio sanitaria, in accordo con ATS, ASST e altri soggetti sia istituzionali sia privati si spinga oltre alla governance di servizi e prestazioni già dovuti ai nostri cittadini dal sistema sanitario regionale lombardo (mi riferisco all’ADI – Assistenza Domiciliare Integrata e all’ADI – Covid, specifica per le persone contagiate) e dai Comuni (SAD – servizio di assistenza domiciliare) per diventare vera risposta a bisogni sempre più complessi”.