Cusano ancora senza un assessore e consiglio comunale fermo da due mesi
Dopo più di un mese dalle dimissioni dell’assessore Mario Risimini dalla giunta di Cusano Milanino non si ha ancora notizia di un suo sostituto. La sindaca di centrodestra, Valeria Lesma, per il momento non ha comunicato se e quando intende ricoprire la casella mancante della sua compagine amministrativa. All’interno della maggioranza potrebbe non essere ancora stato trovato l’accordo per il nuovo nome da inserire in giunta e provare a spegnere le polemiche.
Un silenzio che si accompagna alla bassa intensità dei lavori del consiglio comunale che non si riunisce ormai da due mesi con la conseguente mole di lavoro che si accumula. E’ dal 28 dicembre 2020 che i gruppi politici non si confrontano, eppure in città i problemi non mancherebbero, come sottolineano i consiglieri del Partito Democratico, che attendono risposte ad alcune interrogazioni e ordini del giorno presentate all’attenzione dell’assemblea e non ancora prese in esame.
“A Cinisello Balsamo da inizio anno hanno già fatto quattro consigli comunali. A Cusano Milanino siamo ancora a zero, dopo averci fatto approvare di fretta e furia la sottoscrizione del capitale e l’incarico per la gestione calore ad ATES s.r.l. il 28 dicembre scorso. Da quando, col bilancio di previsione 2018 (giunta Gaiani) il Comune approva il bilancio di previsione entro il 31/12 dell’anno precedente si è sempre tenuto un consiglio a gennaio/febbraio per recepire il contenuto delle leggi di bilancio approvate dal Parlamento (di cui non era possibile tener conto approvando il bilancio entro il 31/12)”, scrivono in una nota i capigruppo dei partiti di opposizione.
“Quest’anno modificare il bilancio di previsione è reso più urgente dal fatto che il piano triennale delle opere, sottoposto alla approvazione del consiglio comunale come parte qualificante del DUP, era “VUOTO” e ci hanno allora replicato che sarebbe stato “riempito” al più presto. Una cosa difficilmente giustificabile a fronte da un lato della disponibilità di oltre quattro milioni di euro da investire tra avanzo disponibile e storno dei fondi destinati alla metro-tramvia (quasi due milioni di euro che hanno detto sarebbero stati impiegati per interventi urgenti sul patrimonio pubblico), e dall’altro delle numerose aree in cui gli interventi sono urgenti”, continua la nota firmata da Mario Zanco (PD), Loretta Recrosio (Lista Civica Fare di Più), Luciano Ghirardello (Cusano Milanino Ambientalista e Solidale).
“Tra queste la condizione degli edifici scolastici, i tetti delle scuole Marconi e Fermi devono essere rifatti, entrambe gli istituti hanno riscontrato copiose infiltrazioni di acqua. Alla Fermi di Piazza Trento e Trieste le condizioni sono al limite della agibilità in base alle norme sanitarie, infiltrazioni di acqua, muffe, numerosi bagni inagibili per diversi giorni, temporanea indisponibilità di uno dei locali mensa (chiuso e poi riaperto ma, pare, con acqua che ancora cola dal soffitto) e della palestra (attività motoria svolta in cortile), problemi all’impianto di riscaldamento che ne hanno reso necessario il parziale svuotamento (in queste condizioni non può essere una sorpresa vedere topi e scarafaggi che l’acqua spinge ad uscire dalle proprie tane). Sullo sfondo e forse in connessione a questo stallo restano le dimissioni dell’assessore Risimini e la sua, a quanto pare, travagliata sostituzione”.