Il caso delle tasse record a Sesto. “Esagerate e sproporzionate”
Tasse “esagerate” e “sproporzionate” rispetto agli altri comuni. Sono le parole con cui Roberta Perego, capogruppo del PD a Sesto San Giovanni, definisce il livello delle tariffe locali divenuto un caso in città, che sta facendo discutere le forze politiche oltre a destare la protesta di molti cittadini.
Nell’ultimo consiglio comunale del 9 febbraio scorso, la maggioranza di centrodestra, che sostiene la giunta del sindaco leghista Roberto Di Stefano, ha aumentato la Tari del 2%, il terzo balzello in tre anni, che porta ad una maggiorazione complessiva tra il 55 e il 70%. Le proteste del PD si sono concentrate sul rincaro ma anche sull’impossibilità di condurre un dibattito approfondito sul tema, visto che i tempi a disposizione dei consiglieri comunali sono stati contingentati. Il sindaco invece ha avuto un’ora e mezza per illustrare il provvedimento. Una circostanza che ha spinto il PD a presentare una mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale, il forzista Giovanni Fiorino.
“Va bene il bilancio positivo, ma a che prezzo?”, continua Paola Perego, che aggiunge: “Al posto che alleggerire i cittadini, sono stati gravati ancora di più, un carico insostenibile dato che la tassazione negli ultimi tre anni è sempre in aumento”. Ma non è solo la Tari ad aumentare a Sesto. Come ha segnalato La Città nei giorni scorsi, gli aumenti tariffari (duplicati rispetto al 2019) riguardano anche i servizi funebri. “Un doppio danno e un duplice accanimento, si fa del male su un tema che moralmente sta mettendo tutti a dura prova da un anno”, conclude la Perego.