“A Sesto serve un presidio sanitario”, 5 stelle e centrosinistra all’attacco
Resta attuale e spinoso il tema riguardante la carenza dei medici di base a Sesto. Tra dottori deceduti o andati in pensione tanti sestesi non sanno a chi rivolgersi. Per questo il Movimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio comunale una mozione “per istituire un presidio sanitario in città, insieme alle altre forze politiche di minoranza, in quanto su tutto il territorio non ci sono attualmente medici di Medicina Generale liberi”.
Lo ha riferito il partito con una nota su Facebook. “La carenza, già nota, si è trasformata in assenza totale di medici strutturati a causa, per lo più, del collocamento in quiescenza degli ultimi presenti cui l’Amministrazione ha cercato di porre rimedio designando sostituti, comunque assegnati d’ufficio solo temporaneamente e già prossimi alla scadenza. Gli eventuali rinnovi dei sostituti o l’invito “forzato” rivolto agli assistiti a recarsi in un altro Comune limitrofo, per garantire loro assistenza, evidentemente non rappresentano la soluzione al problema; un problema per molti insormontabile, soprattutto per la popolazione più anziana e fragile e considerati pure i limitati contatti anche nell’ambito familiare imposti dalle normative anti-Covid.
Il medico di medicina generale, resta indiscutibilmente indispensabile e non sostituibile nel sistema territoriale, perché in grado di garantire una risposta assistenziale unitaria che tiene conto della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale di ciascuno.
Proseguono, poi, in relazione alla campagna di vaccinazione: “Regione Lombardia, specificamente, ha sostenuto che la relazione con la medicina generale è un asse portante della campagna vaccinale e costituisce un fattore di successo per consentire la somministrazione decentrata del vaccino in accordo con le Amministrazioni comunali che, peraltro, in altre realtà territoriali della Regione, hanno pure favorito l’istituzione di sedi operative ad hoc e centri diagnostici gratuiti per pazienti con sintomi sospetti per Covid-19 al fine di effettuare uno screening di primo livello. L’offerta di questo servizio, istituendo il presidio sanitario a livello territoriale, può essere realizzata anche attraverso strutture pubbliche in disuso o inutilizzate, assicurando una gestione pubblica della risposta al bisogno di salute che, invece, ancora oggi viene data ricorrendo perlopiù ad appalti e convenzioni, in strutture gestite da privati, e con schemi contrattuali di assicurazione.
In conclusione chiedono “un impegno a Sindaco e Giunta nell’individuare nel Comune di Sesto San Giovanni una sede pubblica disponibile e nella stessa istituire un presidio sanitario non ospedaliero con figure professionali integrate in grado di garantire e facilitare l’accesso ai servizi sanitari territoriali e l’iter assistenziale complessivo, e che, per le attuali necessità, possa anche essere centro per somministrare il vaccino anti SARS-CoV2/COVID-19”.