Sant’Eusebio, “Non serve la telecronaca dei blitz, il sindaco rilanci i servizi del quartiere”
Il giorno dopo la maxi operazione anti-droga che ha portato all’arresto di 12 persone e al sequestro di 10 kg di cocaina, il quartiere Sant’Eusebio si risveglia sbigottito. Non è la prima volta che la polizia interviene nel cosiddetto fortino della droga ma il blitz di ieri, per la sua importanza e la caratura criminale dell’organizzazione che aveva il quartier generale proprio nei palazzoni Aler, ha riportato alla ribalta le condizioni difficili della periferia di Cinisello.
Sa parte sua il sindaco leghista Giacomo Ghilardi ha seguito in diretta il bliz, dandone notizia in tempo reale ed esultando per il risultato raggiunto dalle forze dell’ordine. Ma la sensazione diffusa è che sostenere il lavoro della polizia, come unica mossa da parte delle istituzioni comunali, non sia sufficiente per risollevare le sorti di Sant’Eusebio. Un quartiere che, oltre ai problemi di crimine e droga, ha molte altre risorse, come l’attivismo della rete civica e associativa che da anni promuove progetti socio-culturali e che attende risposte dall’amministrazione.
“Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro impegno – afferma il capogruppo del PD Andrea Catania – ma da parte del Sindaco non ci serve una telecronaca di interventi da parte della polizia in cui non ha nessun ruolo. Parli di quello che è di sua competenza. Poco tempo fa le associazioni del quartiere hanno scritto a Giunta e consiglieri chiedendo un impegno chiaro per rilanciare i servizi del quartiere. Sant’Eusebio non è solo quello che si legge sui giornali ma è anche tanto altro. L’amministrazione faccia sentire la sua presenza e il suo sostegno a chi lavora per tenere unita questa comunità”.
“Il cambiamento del quartiere Sant’Eusebio – aggiunge la capogruppo della lista Cinisello Balsamo civica, Gianfranca Duca – passa dall’impegno condiviso tra abitanti, associazioni e scuole e istituzioni. Come Cinisello Balsamo Civica chiediamo con forza alla giunta Ghilardi il rilancio delle politiche sociali attive sul territorio.”
Un commento
Infatti, ottime queste incursioni (tuttavia sporadiche) delle forze dell’ordine, ma il vero problema del recupero sociale e culturale del quartiere S. Eusebio rimane. Ogni blitz è attività di polizia resta un fatto propagandistico che non cambia nulla.