Sesto, -2 allo spegnimento dell’inceneritore. Il sindaco esulta, ma il PD attacca: “Non è merito suo”
Mancano due giorni allo spegnimento del termovalorizzatore e l’entusiasmo del sindaco leghista è tangibile ormai da una settimana. Con post e immagini “countdown” sui suoi canali social firmati Roberto Di Stefano ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’imminente spegnimento, che avverrà nella mattinata di mercoledì, e la riconversione in un nuovo polo green con la costruzione della Biopiattaforma. Il progetto è giusto che sia messo in evidenza perché comporterà una svolta per la città, unica a disporre di un impianto del genere. Dunque tutto molto bello, ma c’è da chiedersi: è davvero tutto merito del sindaco e di questa giunta?
Il PD, a questo proposito, ci tiene a sottolineare che “se questa amministrazione si trovò di fronte a due alternative, l’ammodernamento o la riconversione, è perché il nostro partito volle, contribuì e costruì la possibilità di una riconversione innovativa nella bio-piattaforma. Senza impatti sull’occupazione degli addetti e senza costi per i cittadini”. Inoltre il partito aggiunge che questa attuale amministrazione non è stata altrettanto lungimirante poiché “sapendo della programmata chiusura del termovalorizzatore, non è stata in grado di trovare un’alternativa per smaltire i rifiuti indifferenziati della nostra città. Il risultato di questa ennesima prova di incapacità amministrativa è che ora la giunta sarà costretta a rivolgersi al libero mercato e i rifiuti dovranno essere smaltiti a un costo molto superiore, con un nuovo aumento della TARI”.
Non è la prima volta che viene recriminato al sindaco di fare completamente propri progetti, idee e percorsi iniziati ben prima del 2017 e solo fatti proseguire e portati avanti successivamente.