Vaccinazioni di prossimità. I sindaci della Brianza protestano con la Regione
I sindaci di 29 comuni brianzoli vogliono partecipare alla partita AntiCovid e vogliono dispiegare nei loro comuni soluzioni per facilitare le vaccinazioni in prossimità. Hanno inviato una lettera a tutti i responsabili che guidano la Regione Lombardia.Con molta solerzia i sindaci avevano predisposto soluzioni in collaborazione con tutte le realtà associative del territorio.
“Tale lavoro di preparazione, svolto nella maggior parte dei casi da noi Sindaci con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale del Territorio, coordinati dalle Cooperative che li rappresentano e col supporto dei volontari di Protezione Civile e di altre associazioni di volontariato, intendeva offrirVi un supporto in termini di logistica, garantendo la prossimità del servizio per i nostri cittadini. Ciò era già stato con Voi condiviso nel corso dei precedenti incontri”
Tuttavia, non sarà possibile. Da qui la lettera dei sindaci che non nasconde le critiche alla Giunta capitanata da Fontana. “Nel corso del Consiglio di Rappresentanza di giovedì 25 marzo, siamo venuti a conoscenza tramite vostra comunicazione nell’impossibilità di fornire a questi Centri vaccinali dosi sufficienti di vaccini per attivare nei nostri territori linee dedicate alla campagna di vaccinazione. Tale comunicazione – sottolineano con vigore i primi cittadini – oltre a vanificare tutti i nostri sforzi, vede anche sfumare l’opportunità di un servizio di prossimità da avanzare ai nostri cittadini, ove l’attesa per la somministrazione è oggi estremamente alta da tutta la popolazione. Per questo motivo, siamo a richiederVi di proseguire nel percorso di attivazione dei Medici di Medicina Generale affinché si possa, al contrario di quanto ci è stato prospettato, dar vita a questi Centri in tempi e in modalità che siano consone a quelle che la popolazione si attende”
Aggiungendo una punta polemica, poi ribadiscono: “Riteniamo inoltre necessario come già sollecitatoVi, una nuova modalità di comunicazione che veda noi Sindaci non solo ratificatori delle Vostre decisioni, ma parti attive del processo di scelta”
Quando, anche dalle nostre città partirà una richiesta simile?