I giornalisti de Il Bullone riconosciuti come pubblicisti. Anche una tessera alla memoria della sestese Eleonora
Mercoledì, 42 giornalisti de Il Bullone sono stati riconosciuti come Pubblicisti ad honorem dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Il Bullone è un mensile, nato nel 2015 da un progetto realizzato insieme al Corriere della Sera, pensato e scritto da ragazzi affetti da gravi patologie (oncologiche, anemie rare, fibrosi cistiche, HIV e disturbi alimentari come anoressia e bulimia). Tutti ragazzi giovani dai 15 ai 33 anni.
La legge stabilisce che chi non viene pagato per fare questo lavoro, come nel caso dei volontari di questo giornale, non ha diritto al tesserino da giornalista. L’Ordine ha rotto le regole per questa volta e, durante la riunione annuale di categoria, ha consegnato 42 tesserini da pubblicisti a questi ragazzi formidabili per l’impegno sociale e la sensibilizzazione che ognuno di loro mette nei propri articoli.
A ricevere un tesserino è stata anche Eleonora Papagni, una ragazza di Sesto, che è stata portata via dalla malattia il 9 giugno 2016, a soli 18 anni, e sognava di fare della scrittura il suo lavoro e diventare giornalista. A ritirarlo per lei la mamma Vittoria Di Pilato. Era presente anche Mirella, la mamma di Alessandro Mangogna, un altro ragazzo del Bullone che ci ha lasciato il 16 agosto del 2019. Due tesserini da giornalista alla memoria.
Sofia Segre Reinach, direttore editoriale del Bullone, scrive “sono profondamente commossa ed orgogliosa per questo riconoscimento che ha dato un senso concreto al lavoro di 5 anni. A Vittoria Di Pilato e Mariella Pantuso, è stato un onore potervi accompagnare ieri a ritirare i tesserini per Eleonora e Alessandro, a tutte le altre mamme e papà vorrei dire che non dimentichiamo nessuno e continueremo a onorare la memoria dei nostri ragazzi e a dar voce a chi voce non ha”.