Vaccini: Cento sindaci dell’Area Metropolitana dicono a Regione e ATS “Cambiate Strategia”
Sono 100 i sindaci dell’Area Metropolitana milanese, di tutte le colorazioni politiche, che hanno scritto ai vertici regionali della Lombardia lamentando la poca chiarezza che ancora alberga nelle stanze di Fontana, della Moratti e di Bertolaso. La lettera è firmata anche dal sindaco di Milano, Beppe Sala.
Tra le molte criticità denunciate (specie nei confronti delle categorie più esposte) i primi cittadini si lamentano anche “Per la possibile chiusura dei centri vaccinali nei territori alla luce della proposta avanzata dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci. Cioè quella di organizzare una campagna vaccinale territoriale da affiancare a quella dei grandi hub”. Inoltre, mentre sollecitano una risposta che tarda ad arrivare, sottolineano nuovamente “La loro disponibilità nel tenere aperti gli spazi e attivare i volontari per permettere ai medici di medicina generale di vaccinare i cittadini sul territorio di competenza”
Così come avevano fatto nei giorni scorsi i sindaci brianzoli, anche dai comuni del milanese si evidenzia la larga quantità d’opportunità offerte al sistema per le vaccinazioni che per il momento appaiono ancora sottoutilizzate. Dura la presa di posizione del PD, attraverso la segretaria metropolitana, Silvia Roggiani, secondo la quale: ““Gli anziani vengono spediti a 40/50 chilometri di distanza, quando va bene. Questo è davvero incomprensibile. Nonostante esistano centri vaccinali più vicini gli appuntamenti vengono dati a molti chilometri di distanza, come è accaduto ieri con anziani mandati da Cornaredo a Bergamo o da Varese a Cremona. E poi, perché Regione Lombardia sta concentrando la campagna massiva in pochi maxi hub vaccinali? Abbiamo già visto questo film purtroppo con le vaccinazioni antinfluenzali, fa rabbia vedere che Fontana, Moratti e Bertolaso non siano riusciti a fare di meglio, ma anzi di peggio”.