25 Aprile, la giunta celebra senza l’Anpi. Polemiche dopo la rottura
Un 25 Aprile da separati in casa tra giunta comunale e Anpi a Cinisello Balsamo. Nella giornata di ieri sono state due le celebrazioni per la Liberazione. Quella ufficiale, organizzata dal comune alla presenza di sindaco e alcune associazioni, con la deposizione della corona ai caduti e l’altra, ovvero il presidio organizzato da Anpi al Monumento ai Partigiani, in via Mariani-piazza Italia. Quest’ultima molto partecipata anche se in osservanza delle disposizioni anti-covid.
Una spaccatura che sta provocando polemiche. A prendere la parola è Daniela Gasparini, già sindaca di Cinisello e parlamentare del PD, che in un post su Facebook scrive: “Proprio in una fase in cui si inneggia ai valori della collaborazione e condivisione, il Comune non organizza il 25 aprile con l’ANPI e con tutte le associazioni impegnate nella difesa della Costituzione nata dalla Resistenza. È una scelta incomprensibile per una città che ha sempre festeggiato il XXV Aprile senza polemiche. Uno spirito unitario che voglio ricordare con due persone “simbolo”: Gaetano Latino e il prof. Morandi. Un laico comunista e un cattolico che insieme andavano nelle scuole a raccontare della Resistenza e la Costituzione”.
Uno spirito unitario che quest’anno è andato perso. L’amministrazione ha organizzato la presentazione, venerdì scorso, del libro di Ezio Meroni “Angela” e durante la giornata del 25 aprile c’è stata l’inaugurazione della sede dell’associazione nazionale Partigiani Cristiani. Ma con l’Associazione Nazionale Partigiani D’Italia è rimasto il gelo. Sono in molti a domandarsi come è stato possibile per l’amministrazione comunale non organizzare il 25 Aprile mantenendo indispensabile e prioritario il dialogo con Anpi. Come accade da sempre in ogni comune italiano.