Truffe agli anziani. Aiello: “Vanno denunciate, sono il peggiore dei crimini”
Rabbia e preoccupazione il filo comune delle segnalazioni pervenuteci in questi giorni a denunciare truffe ai danni degli anziani. Vengono contattati sul telefono di casa oppure raggiunti al citofono e invitati a scendere in strada da una giovane donna. La motivazione è identica: un grave ammanco sul conto corrente di cui è titolare la figlia o il figlio dell’anziana vittima. Ammanco che la donna, in nome dell’amicizia che a loro la lega, si offre di ricoprire se le vengono consegnati dei soldi.
L’ansia, la paura, lo sgomento fanno perdere lucidità gettando gli anziani in uno stato emotivo tale da cadere nella trappola di queste losche figure. Una volta resesi conto di essere state ingannate, però, le anziane vittime cadono in depressione, come ci testimonia Roberta L. “mia madre è stata raggirata nel peggiore dei modi, una volta che si è resa conto di essere stata derubata, si è fatta prendere dallo sconforto perché oltre ai soldi le hanno portato via i ricordi di tutta una vita”.
Uno dei reati più terribili rivolto alla fascia più debole della comunità, ne parliamo con Bernardo Aiello, oggi assessore con delega alla sicurezza, con quarantasei anni di esperienza come carabiniere alle spalle. “Questo è un vero dramma, le denunce che riceviamo sono molte, ma mai abbastanza perché spesso chi è vittima di raggiro si sente in colpa e tiene tutto dentro, talvolta nasconde tutto anche ai familiari. Chi subisce il sopruso è vittima e non deve vergognarsi di nulla. Io li invito prima di tutto ad informare immediatamente i propri cari e poi le forze dell’ordine – insiste Aiello – Denunciare tempestivamente significa permetterci di svolgere un’indagine efficace”.
Ora che l’emergenza covid è in parte rientrata, quali sono le azioni a supporto degli anziani che l’amministrazione comunale ha in programma? “Presto, non appena la situazione pandemica ci consentirà di agire in totale sicurezza, insieme all’assessore Riccardo Visentin, con delega alla centralità della persona, sono in programma incontri con gli anziani, nei centri di aggregazione, nelle parrocchie, ovunque sia possibile. Oltretutto per chiunque voglia un consiglio, io sono disponibile e metto a disposizione tutta l’esperienza maturata negli anni trascorsi nella mia amata arma dei Carabinieri, mi trovano ogni venerdì presso la sede della polizia locale, previo appuntamento da prendere tramite la segreteria del sindaco”. Come possiamo aiutare le persone più fragili a non cadere nella rete ingannevole di questi millantatori? “Sono lieto di anticipare che stiamo preparando dei volantini particolari, con grafica e colori assolutamente innovativi che distribuiremo durante i nostri incontri ma anche con l’ausilio dei medici di base, dei parroci e attraverso altri canali, a tutti gli anziani. L’idea è che vengano appesi all’interno delle abitazioni, vicino alla porta o al citofono, che fungano da campanello d’allarme e che inducano a mantenere una sana diffidenza in caso vengano contattati da estranei”.
Un commento
Forse chiedo troppo, però suggerirei di fare un articolo inerente al decreto per le visite in RSA.
Per vedere i propri cari bisogna avere pass vaccinale, però la seconda dove verrà somministrata se va bene a fine luglio/agosto oppure con test fatto entro le 48h al costo di 30/35€ e non tutti se lo possono permettere.
Altro punto dolente è da febbraio 2020 che non è possibile controllare in che ambiente vivono, in che stato è l abbigliamento, purtroppo ci sono ospiti che non sono in grado di esprimere il loro stato (demenza, non deambulante).
Purtroppo sembra che a nessuno interessi cosa provano i familiari e al senso di colpa che hanno anche se non hanno la salute per potere tenerli con loro.
Grazie per avermi ascoltato. Cordiali saluti