A Sesto un presidio per l’emergenza sfratti. “Il Comune inesistente”
Sabato 22 maggio si è tenuto un presidio degli inquilini e dei sindacati in viale Marelli, angolo via Fiume, sotto il commissariato di Polizia di Sesto San Giovanni per “richiamare l’attenzione sul problema degli sfratti, delle case sfitte e sulle mancate risposte del Comune”. In una nota dei sindacati degli inquilini si legge che “l’Amministrazione Comunale continua a negare che ci sia l’emergenza abitativa in città nonostante siano 578 gli sfratti in esecuzione per la maggior parte entro quest’anno. L’Amministrazione Comunale ha messo in assegnazione solo 6 alloggi di sua proprietà (19 Aler Milano) nell’ultimo bando casa, nascondendo la situazione degli alloggi a canone sociale vuoti”.
Per questo le sigle sindacali chiedono, in primo luogo, un intervento urgente del Comune per recuperare alloggi privati da affittare a canone concordato e sub-affittare a canone sociale al fine di “tamponare la grave emergenza abitativa in città” e, in secondo, l’istituzione di una Commissione di graduazione degli sfratti che “permetta di fissare i tempi dell’esecuzione degli sfratti in modo da predisporre interventi che garantiscano il passaggio da casa a casa evitando che le famiglie finiscano in strada”.
Ermanno Ronda, segretario generale Sicet Milano, dichiara che “il problema degli sfratti non riguarda solo Milano, ma anche tutti i comuni dell’hinterland e, in particolare, Sesto San Giovanni dove c’è una giunta particolarmente accanita contro la povera gente, gli immigrati e gli sfrattati e non interviene da tempo in modo sistematico per trovare una soluzione alternativa. Chiediamo, dunque, insieme a tutti i sindacati inquilini, che il Comune assegni velocemente tutti i 160 alloggi sfitti di sua proprietà e dell’Aler in modo da evitare lo sfratto anche nel residence dove li ha collocati da tempo e dove li vuole estromettere senza alcuna soluzione. Per questo siamo qui oggi a dimostrare la nostra solidarietà”.
Al presidio ha preso parte anche il PD di Sesto che, riguardo il tema, scrive: “la nostra amministrazione comunale continua a dar prova di assenza di programmazione ed inerzia” e prosegue “il comune e l’ALER (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) tengono centinaia di alloggi sfitti da parecchio tempo, non programmano le necessarie manutenzioni e non li assegnano. Nell’inerzia generale le famiglie, quando possono, si devono arrangiare da sole”.