Tre consiglieri passano a Fratelli D’Italia. La giunta Cairo svolta a destra
Fratelli D’Italia è, stando ai sondaggi, il secondo partito dopo la Lega e d ha superato il PD. La corsa della Meloni non sembra avere ostacoli e anche nei territori ci si adegua. L’antica tradizione italica del cambio di casacca o dell’abbando della nave che affonda per salire su quella che procede vento in poppa, non poteva non interessare anche la politica locale. Così a Bresso tre consiglieri comunali creano il gruppo di Fratelli D’Italia e spostano a destra la giunta del sindaco Simone Cairo.
Accade tutto nella seduta del consiglio comunale di ieri sera quando il presidente del consiglio comunale Maurizio Pagano e la consigliera Paola Maggiore, eletti nelle file di Forza Italia, e Davide Palmisano della lista civica “Bresso nel Cuore” hanno costituito il nuovo gruppo. Che è destinato a fare rumore e soprattutto a rimettere in discussione gli equilibri della giunta del sindaco Cairo, che adesso dovrà farei conti con l’estrema destra.
“Gli elettori moderati di Forza Italia e della Civica Bresso nel Cuore, che erano stati determinanti per l’elezione del Sindaco Cairo, perdono quindi rappresentanza in città e in consiglio, mentre si rafforza la Destra radicale”, afferma Ugo Vecchiarelli, ex sindaco dem di Bresso, che aggiunge: “Dopo soli 3 anni di amministrazione, viene alla luce il vero volto di un amministrazione che si proponeva di “fare meglio”, ma che nella realtà pratica il peggior trasformismo, chiedendo i voti ai moderati per poi donarli alla destra estrema”.
2 commenti
Ma , le scelte di consiglieri legittimamente eletti ed impegnati nel l’impegnò civico ed amministrativo di Bresso e dei bressesi non possono e non devono essere commentate da chi viceversa dopo essere stato giubilato nel suo nuovo mandato di sindaco si è perfino dimesso da consigliere d’opposizione per optare per un più compiacente obolo a nomina politica. Essere d’accordo con quello che fu lo spirito dell’origine del Popolo delle libertà , è revisionismo proiettato nel futuro e non è detto che questo non possa essere progetto di prospettiva per molti nel centro destra se non addirittura pet tutti. Pagano Maurizio.
Ma , le scelte di consiglieri legittimamente eletti e coinvolti nelll’impegnò civico ed amministrativo di Bresso e dei bressesi non possono e non devono essere commentate da chi viceversa dopo essere stato giubilato nel suo nuovo mandato di sindaco si è perfino dimesso da consigliere d’opposizione per optare per un più compiacente obolo a nomina politica. Essere d’accordo con quello che fu lo spirito dell’origine del Popolo delle libertà , è revisionismo proiettato nel futuro e non è detto che questo non possa essere progetto di prospettiva per molti nel centro destra se non addirittura pet tutti. Pagano Maurizio.