Destra in cortocircuito sulla panchina arcobaleno. Salta il capogruppo leghista
Il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omotransfobia. E la sua istituzione ufficiale è prevista anche dalla legge Zan, ancora ferma al Senato per l’ostruzionismo leghista. Sulla questione la maggioranza di centrodestra di Cormano va in tilt. Accade nell’ultimo consiglio comunale quando viene presa in esame la proposta delle opposizioni di centrosinistra di dedicare una panchina arcobaleno a favore della legge e contro le discriminazioni verso la comunità Lgbt, le donne e i disabili. Il testo viene ritirato e riproposto per tentare una mediazione tra tutte le forze presenti in aula.
Tuttavia la Lega, nelle parole del capogruppo Claudio Giuliani, ha ancora una volta ribadito la contrarietà verso la legge Zan ed anche verso la giornata del 17 maggio. Perché, secondo il copione ascoltato più volte e a vari livelli istituzionali, le vittime delle discriminazioni sarebbero già tutelate dalla Costituzione. Ma è proprio qui che il centrodestra piomba nel caos.
Giuliani si dichiara contrario al 17 maggio ma si scorda che proprio in quel giorno la giunta, che lui stesso sostiene, aveva pubblicato un comunicato sui siti istituzionali in cui dava notizia dell’adesione del Comune di Cormano a quella stessa giornata. Un bel pasticcio che, secondo i ben informati, ha provocato più di un mal di pancia.
A farne le spese sarebbe stato lo stesso Giuliani che ha subito lasciato il ruolo di capogruppo. Una coincidenza sospetta che racconterebbe di un suo pieno dissenso con il sindaco Luigi Magistro o forse con il suo stesso partito, che per evitare problemi, ha ingoiato il rospo arcobaleno. Ma subito dopo ha nominato Donato Rosco, il meno salviniano dei leghisti cormanesi, come nuovo capogruppo.