Negato il consiglio comunale in remoto. L’opposizione abbandona l’aula
Lite in consiglio comunale a Cusano Milanino tra maggioranza e opposizione. Il clima in aula si è fatto teso quando, nella seduta dello scorso 23 dicembre, a due consiglieri del centrosinistra non è stato consentito di partecipare alla discussione in modalità remota, per vie precauzionali dovute all’aumento nel numero di contagi da covid. Il Presidente del Consiglio comunale, Matteo Carioti, aveva in precedenza consentito ad un altro consigliere di opposizione di partecipare in modalità remota, impedendo però agli altri due di farlo rimandando le motivazioni a problemi tecnici.
A quel punto l’opposizione ha chiesto il rinvio della seduta per consentire di risolvere i problemi tecnici che impedivano il collegamento di più di un consigliere da remoto. Ma il presidente ha deciso di continuare la discussione, provocando una vibrante reazione dell’opposizione che ha abbandonato l’aula.
“Siamo di fronte ad una forte ripresa della pandemia con numeri di infetti e decessi in forte accelerazione in particolare in Lombardia con code per tamponi e vaccinazioni ed il prossimo passaggio a zona gialla (passaggio che avviene sempre in ritardo rispetto alla situazione di fatto)”, scrivono in una nota i consiglieri di centrosinistra Luciano Ghirardello, Mario Zanco, Francesco Cazzaniga, che aggiungono: “Da due anni tutte le aziende consentono ai lavoratori di lavorare da remoto; e dopo svariati consigli comunali tenuti esclusivamente on-line nel biennio 2020-2021, la maggioranza nega ad alcuni consiglieri comunali, in modo arbitrario e antidemocratico, il diritto costituzionale di espletare il proprio mandato politico in rappresentanza dei molti cittadini cusanesi che li hanno votati”.