L’appello alla giunta Ghilardi: “Subito il “bonus psicologico”
Valutare con urgenza l’attivazione di interventi di sostegno psicologico per i propri cittadini più in difficoltà, specie quelli meno abbienti, che vivono attacchi di ansia, stress, paure e disagio, causati dagli effetti della pandemia, ricercando sul territorio figure professionali o associazioni che possano offrire un supporto specializzato. E’ il contenuto di un ordine del giorno, presentato in consiglio comunale a Cinisello Balsamo dal consigliere PD, Marco Tarantola.
Il disagio psicologico per via degli effeti della pandemia, come l’isolamento e lo stress che ne deriva, è un fatto che condiziona la vita di molti anziani, adulti e ragazzi. E la questione arriva sui banchi del consiglio comunale. A sollevarla è il PD che chiede alla giunta di intervenire per offire interventi di sostegno psicologico alla cittadinanza.
Sono molte infatti le città e i governi regionali che stanno predisponendo finanziamenti per cosiddetto “bonus psicologico” (un fondo per aiutare economicamente le persone che decidono di rivolgersi a uno psicologo, uno psicanalista, uno psichiatra, uno psicoterapeuta), riconosciuto ormai come essenziale da tutte le forze politiche, ma inspiegabilmente stralciato nella recente legge di bilancio.
“Anche nella nostra città – argomenta il PD – sono presenti numerose persone che sono esposte a manifestare un disagio psicologico direttamente connesso alla situazione pandemica: i lavoratori direttamente o indirettamente
a contatto con pazienti Covid-19 e che hanno dovuto rivoluzionare la loro quotidianità e la loro vita con
distanziamento sociale e familiare per non mettere a rischio, tra l’altro, la salute dei propri cari; i cittadini
costretti a rimanere chiusi in casa o esposti a situazioni lavorative ritenute a rischio; i cittadini con fragilità, esposti a reazioni emotive di forte disagio e affaticamento psicologico; i cittadini che hanno perso il lavoro; i cittadini che hanno subito un lutto per COVID19; gli studenti delle scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado e i loro genitori; gli insegnanti e personale scolastico delle scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado”.
Un commento
Aggiungerei i cittadini che sono costretti a non vedere i propri cari perché costretti al ricovero in RSA, oltretutto per chi non è autosufficienti non c è nessuna possibilità di controllo, non viene fatta una relazione medica però ti trovi il familiare dimagrito di molti chili da quando ci è stato vietato l ingresso