24 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Sesto, la polemica dei residenti contro il “progetto Unione 0”

L’11 gennaio è arrivata la conferma, attraverso la distribuzione capillare a tutto il mondo dei media di dettagli del progetto di rigenerazione urbana “MilanoSesto”. La proprietà ha comunicato l’avvio dei cantieri per la realizzazione dei primi edifici previsti dal primo lotto “progetto Unione 0” a cura del fondo americano di investimento Hines, insieme a Cale Street, società di investimento immobiliare sostenuta dal Kuwait Investment Office. Entro fine mese saranno avviati gli scavi per la riconversione di 250mila metri quadrati ed entro la fine dell’anno si darà inizio alle prime opere vere e proprie tra edifici e maxi-cantieri.

Il Comitato dei residenti di via Acciaierie Mazzini scrive in proposito: “Con tutte queste opere “work in progress”, noi residenti faremo veramente fatica a capire se viviamo ancora in una città o in un mega-cantiere esteso e perenne, dal quale non sappiamo se usciremo vivi, di certo meno sani perché, non ci si venga a raccontare la favoletta, che cantieri di tali dimensioni non incidano in modo importante sull’inquinamento ambientale, già eccessivo nella nostra città”. Il comunicato stampa della proprietà viene definito dai residenti “un susseguirsi di concetti astratti ed altisonanti di sostenibilità ambientale e sociale, belli infiocchettati all’insegna del più estremo “greenwashing”. E in tutto questo la nostra città viene bellamente ignorata. Sesto San Giovanni non esiste più, d’ora in poi chiamatela MilanoSesto, please! Il contesto internazionale lo esige!”

Nel frattempo, in questi ultimi giorni sono stati diffusi anche i rendering dei vari edifici che saranno costruiti nell’ambito del Quartiere Unione 0. Il primo a prendere forma sembra essere lo studentato su Via Acciaierie che potrà ospitare sino a 700 studenti su una superficie commerciale di 22.000 mq. Entusiasta del progetto è l’assessore all’urbanistica Lamiranda, al quale il comitato risponde facendo le seguenti considerazioni: “Nel post dell’assessore viene comunicato che lo studentato si trova in “una posizione strategica per gli studenti che con l’ingresso della metropolitana M1 Sesto FS a 300/400 mt potranno, in pochi minuti, raggiungere l’Università Bicocca. l’Università degli Studi Via Festa del Perdono, l’Università Cattolica e l’Università del San Raffaele. La nostra domanda al proposito rimane sempre la stessa da molti mesi: che senso ha costruire uno studentato a Sesto per studenti che frequentano università fuori Sesto San Giovanni? Sappiamo esistere già strutture destinate allo scopo in numero adeguato nelle aree dove sono dislocate le suddette università. Se si voleva centrare lo scopo e fare le cose con il caro vecchio buon senso e scevro da pensieri di massimo guadagno, lo studentato avrebbe dovuto essere posizionato più vicino alla nuova università. Si sarebbe potuto fare, eccome”.

Elisa Mariam Rady

Mi chiamo Elisa Mariam Rady e sono una studentessa di 24 anni, attualmente iscritta al secondo anno di magistrale in giornalismo presso l'Università di Parma. Sono una ragazza determinata, umile e volenterosa, mi nutro di curiosità ed entusiasmo. Sogno una carriera da giornalista e scrittrice.

Articolo precedente

L’appello alla giunta Ghilardi: “Subito il “bonus psicologico”

Articolo successivo

Più di mille vaccinati in una notte all’Ospedale di Sesto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *