I leghisti che lanciano il sasso e nascondono la mano
Qualche giorno fa la segretaria metropolitana del Partito Democratico, Silvia Roggiani, ha commentato le violenze di Capodanno in Piazza Duomo a Milano. Ragazzi che in branco hanno molestato delle giovani e che hanno suscitato molto scalpore. Silvia, le cui idee abbiamo avuto l’onore di ospitare anche sulle colonne de nostro giornale, aveva espresso la sua opinione sugli effetti di un patriarcato che, nonostante lotte e progressi, resiste anche al giorno d’oggi.
Su di lei si è immediatamente scatenata la gogna social. A dare il via al “linciaggio” un post del viceministro leghista Alessandro Morelli. Viceministro! Lo sottolineo per indicare a quale livello di degrado rischia di sprofondare la nostra Repubblica. Insomma il viceministro, milanese e molto amico di Matteo Salvini, ha postato sui suoi social il pensiero di Silvia, lasciando che venisse inondato di insulti sessisti e minacce di stupro. Alle immediate reazioni della politica, davanti a questo ennesimo scempio della Bestia, il viceministro (viceministro!) non ha trovato di meglio da dire che i commenti fuori luogo sono stati eliminati.
Ma dalla sua bocca non è uscita nemmeno una parola di scuse verso la Roggiani. Alle richieste di dimissioni non ha nemmeno replicato. Avanti come una ruspa, sicuro che anche le peggiori azioni compiute finiscano nel dimenticatoio. Anche il sindaco di Cinisello Balsamo, il leghista Giacomo Ghilardi, si è guardato bene dall’intervenire. Avrebbe potuto farlo (secondo me avrebbe dovuto) con una parola di distensione, essendo lui il portavoce dei sindaci legisti lombardi, essendo sindaco di uno dei più grossi comuni della città metropolitana e conoscendo Silvia Roggiani, che è segretaria del PD della stessa città metropolitana. Invece assoluto silenzio.
Praticamente negli stessi giorni accade un altro fatto. Un altro leghista milanese, molto vicino a Matteo Salvini, manda affanculo il green pass. Jari Colla, deputato eletto nella circoscrizione di Cinisello Balsamo, in un post afferma: “Un saluto dalla splendida Matera. Torniamo a viaggiare e vaffanculo al green pass”. Immediate le reazioni del PD locale, che si domanda, vista la presa di posizione colorita ma molto chiara, come la pensi per davvero la Lega sul green pass e sulle vaccinazioni. Anche qui da parte di Colla, che è considerato molto vicino al sindaco di Cinisello, fa scena muta. Fa passare la notte, come ormai i leghisti di tutte le taglie ci hanno abituato da tempo. La buttano lì nel mezzo, fanno casino, agitano gli animi, rimestano nel torbido del latrare social e poi nascondono la mano. E’ una pratica che abbiamo ormai compreso, che fino a questo momento sembra produrre utili ma che ci ha stancato. Che troviamo anche un po’ imbarazzante. Come imbarazzante è il silenzio del sindaco Ghilardi sulle parole del deputato eletto a Cinisello. Sarebbe stata l’occasione per fare definitivamente chiarezza sulla questione del green pass. Sappiamo che l’amministrazione comunale segue le direttive, osserva le disposizioni, promuove le vaccinazioni. E fin qui tutto ok (ci mancherebbe altro). Ma l’assist che inconsapevolmente Jari Colla ha fornito al suo sindaco per dire qualche parola chiara sull’argomento, e magari prenderne le distanze da quel “vaffa”, Ghilardi non l’ha sfruttato. Un altro pesante silenzio. Che, spiace dirlo, archiviamo tra quelli degli altri giovani leghisti al potere. Quello che lanciano il sasso e poi nascondono la mano.