Scarsa manutenzione e posti letto, la RSA preoccupa il PD
Preoccupa lo stato di salute del Centro Polivalente Anziani di Cusano Milanino di via Alemanni. Ad accendere un faro sul servizio è stato il PD dopo diverse segnalazioni da parte di ospiti e famigliari su alcuni malfunzionamenti della struttura. E così i dem hanno inviato un’interrogazione alla giunta comunale, che ha risposto ma oltre i 30 giorni previsti dai regolamenti comunali.
A destare maggiore preoccupazione è lo stato di manutenzione ordinaria e straordinaria del centro e che riguarda il maalfunzionamento di acqua calda e illuminazione. Il PD ha poi chiesto il motivo per cui non si provvede alla sistemazione della camera a 4 letti della RSA e dei 2 minialloggi visto che ci sono cittadini in lista di d’attesa per entrambe le tipologie di alloggio.
L’amministrazione ha risposto che dei 42 posti letto della RSA, 2 erano obbligatoriamente dedicati dai protocolli anti contagio come stanza di isolamento, 4 inutilizzabili per problemi strutturali del soffitto della stanza che li ospita, 35 erano occupati (28 da residenti di Cusano Milanino) ed 1 in via di assegnazione. La lista di attesa della RSA era composta da 16 donne e 19 uomini, tutti residenti nel Comune di Cusano Milanino.
Dei 32 minialloggi presenti all’interno del CPA ne risultavano occupati 30, tutti da residenti in Cusano Milanino. I 2 alloggi non occupati sono non assegnabili per danneggiamenti al soffitto dovuto alle infiltrazioni a quanto scrive la amministrazione (ospiti della struttura riferiscono invece di gravi danneggiamenti causati dai precedenti inquilini). Sono in fase di valutazione 6 istanze di cui 3 da parte di residenti a Cusano Milanino.
Ancora chiuso dal marzo 2021 il centro diurno integrato (CDI) che può ospitare fino a 16 persone. Ad oggi il concessionario sta incontrando delle difficoltà per reperire il personale sanitario (medico e infermieristico) necessario per riavviare l’attività in base agli standard della normativa di accreditamento e autorizzazione al funzionamento. Il concessionario prevede di riuscire a coprire gli standard e a riavviare il CDI al più presto.