Ieri sciopero alla Verti Mapfre di Cologno: No ai 325 esuberi
La mobilitazione era motivata dalla RSA e dai sindacati di categoria, Cgil-Cisl-Uil, a seguito della mancata intesa con la Vetri di Cologno Monzese sui 325 esuberi dichiarati dall’azienda del gruppo Mapfre.
“Il piano esuberi, che nelle dichiarazioni iniziali prevedeva la riduzione di più del 50% della forza lavoro su tutti i reparti e la completa esternalizzazione delle attività del Contact Center, sarebbe, nelle intenzioni dell’azienda, sostanzialmente confermato – denunciano in un comunicato diffuso ieri le Organizzazioni Sindacali. La dirigenza di Verti/Mapfre ha finora proposto al tavolo le sue possibili “soluzioni”, giudicate, dalle RSA e dall’assemblea dei lavoratori alla quale sono state sottoposte, assolutamente insufficienti inadeguate e in contrasto con la logica di mettere un argine all’emorragia di attività verso gestori esterni a più basso costo” Sempre da fonte sindacale si apprende che: “Dei 325 esuberi, rimarrebbe all’interno uno sparuto gruppo di circa 15 persone, scelte in base a criteri unilaterali e discriminatori quali la produttività individuale, con compiti di “gruppo di controllo” delle attività esterne. Ciò che accade oggi in Verti non è un fatto isolato guardando al nostro settore e nella nostra categoria. Vi sono in questo momento – aggiungono i rappresentanti dei lavoratori – altre due vertenze con contenuto simile: la vicenda Zurich, con la cessione di 80 lavoratori ad un’azienda esterna (GamaLife) e la vicenda BNL, con l’espulsione di 900 lavoratori fuori dal perimetro del gruppo e del settore”