Chiude il nido, la giunta si giustifica: “Situazione economica non sostenibile”
“Ci troviamo di fronte all’ennesima polemica strumentale e pretestuosa del Pd e soprattutto ad uno dei tanti esempi delle sue politiche fallimentari. Per anni sono stati abituati ad utilizzare le risorse in modo poco oculato e i numeri del servizio ne sono la dimostrazione”. Lo afferma l’assessore all’Educazione, Formazione e Istruzione Gabriella Fumagalli, rispondendo alle forze di opposizione che avevano denunciato la chiusura del nido montessoriano che si trova negli spazi comunali de La Porta Magica di Sant’Eusebio.
La giunta di centrodestra ha deciso di non rinnovare la convenzione in scadenza a giugno 2022 con la cooperativa La Grande Casa, che dal 2007 gestiva gli spazi, tra cui anche i servizi per l’infanzia. Di qui la polemica scaturita nelle scorse ore a cui ora l’amministrazione tenta di rispondere.
“I numeri ci dimostrano che il servizio non più sostenibile dal punto di vista economico. Può un’amministrazione mettere a disposizione una cifra significativa per un numero così esiguo di bambini? Alle risorse pubbliche si devono poi aggiungere anche le rette pagate dalle famiglie – spiega M. Gabriella Fumagalli -. Pur comprendendo la bontà del servizio, l’amministrazione comunale sta mettendo a punto per quello spazio un progetto di carattere socio sanitario che comprenda anche servizi all’infanzia destinati ad una utenza più allargata”.
La giunta va al contrattacco, ricostruendo la vicenda. Nel 2007, a conclusione del percorso di co-progettazione nell’ambito del Contratto di Quartiere, è nato il servizio territoriale destinato alle famiglie denominato “La Porta Magica” che offriva supporto alle famiglie con figli fino a 10 anni (attività di counseling etc), aggregazione e laboratori per bambini fino a 10 anni, servizi psicologici e pedagogici e servizi integrativi per 0-3 anni.
Gli spazi riservati dall’Amministrazione comunale erano stati dati in concessione ad una partnership che vede come capofila e mandataria la Società Cooperativa Sociale Onlus “La Grande Casa” di Sesto San Giovanni e le coop. sociali “Azimut”, “Il Torpedone”, “Sammamet” e l’Associazione “Marse”. “Nel corso degli anni – spiega il comune in un comunicato – i diversi servizi offerti si sono modificati per esigenze di sostenibilità o per mancanza di utenza. Nello specifico, le attività di consulenza e aggregazione si sono gradualmente chiuse, mentre, su iniziativa della mandataria, sono stati aperti un servizio di asilo nido privato – accreditato nel 2021 – ed una scuola dell’infanzia privata (non parificata). Entrambe le offerte hanno un’impostazione montessoriana”.
Nel frattempo la partnership che gestiva le attività si è modificata e attualmente risulta composta unicamente dalla cooperativa Sociale La Grande Casa. L’ultimo rinnovo dell’accordo in essere prevedeva un contributo comunale a valere sugli anni dal 2015 al 2022 pari a complessivi euro 70mila euro, con contribuzione decrescente. Per l’ultimo anno di convenzione (2022) la spesa comunale sarà pari ad euro 9mila euro. E’ stata prevista per lo stesso periodo (2015/2022) un’entrata annuale di 1681,00 euro per affitto spazi. A tali cifre vanno aggiunte le spese per le utenze a carico del Comune – precisa l’amministrazione.
Il servizio asilo nido attualmente accoglie 6 tra bambini e bambine, di cui 3 concluderanno l’ultimo anno di frequenza al termine dell’anno scolastico 2021/2022. Dei rimanenti 3, 2 sono residenti a Cinisello Balsamo. La scuola dell’infanzia accoglie 15 tra bambini e bambine, di cui 4 concluderanno l’ultimo anno di frequenza al termine dell’anno scolastico 2021/2022. Dei rimanenti 11, 6 sono residenti a Cinisello Balsamo.(dati al 25/11/21). Quindi gli effettivi residenti a Cinisello Balsamo sono 8.
L’Assessore Fumagalli infine replica alla critica che si tratti di una decisione dell’ultimo momento: “Già in vista della scadenza, a novembre 2021, è stato comunicato alla cooperativa che non sarebbe stato possibile prorogare ulteriormente l’accordo. Quanto alla richiesta di garantire possibilità di inserimento dei bambini nelle scuole pubbliche, la disponibilità di posti c’è. In relazione invece alla proposta educativo/didattica montessoriana, oltre alla statale dell’infanzia collocata presso il quartiere Crocetta esiste un asilo nido ad ispirazione montessoriana privato e una casa dei bambini privata che accoglie bambini dai 2 anni”.
Un commento
Mi ricordo le lotte e la partecipazione in quegli anni per l’assegnazione degli spazi nei contratti di quartiere 1 e 2 con tutte le associazioni di volontariato Marse, Torpedone ecc, Parrocchia, ALER,,, Comune, rappresentanti di quartiere e di ccaseggiati per dare un impronta di rinascita. La scuola per l’infanzia. Il consultorio sono importanti per tante famiglie in difficolta dopo questi anni di pandemia dove i bambini e le famiglie sono più fragili. Grazie