22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Associazioni e partiti in piazza contro la guerra in Ucraina

Un presidio per la pace è stato indetto da ANPI Sezione Cinisello Balsamo, Associazione Coordinamento Pace, Associazione Culturale Mille&unavoce e Emergency Gruppo Cinisello-Cusano e si terrà domani dalle 10 alle 17 in piazza Gramsci. In un documento che riportiamo fedelmente qui sotto e che è stato sottoscritto da numerose sigle si associazioni e partiti, si chiede l’immediato cessate il fuoco e di condanna fermamente l’aggressione russa all’Ucraina.

Il testo del documento:
Condanniamo fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. È un atto di guerra che nega il principio dell’autodeterminazione dei popoli, fa precipitare l’Europa sull’orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale, porta lutti e devastazioni. Auspichiamo che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all’invasione, che si lavori per l’immediato cessate il fuoco riaprendo un canale diplomatico, che l’Italia rimanga fuori da ogni operazione bellica nel pieno rispetto dell’art. 11 della Costituzione, che l’Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d’America e la Nato ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni.

Non dovrebbe esserci più posto per le guerre, che non hanno mai risolto nulla e che hanno invece portato solo instabilità, morte, distruzione, profughi. Lo avevano scritto in un Manifesto i pacifisti ucraini, riuniti nel Movimento Pacifista Ucraino. Avevano chiesto il cessate il fuoco da entrambe le parti nella regione orientale
dell’Ucraina, il ripristino dei colloqui di pace, il ritiro delle truppe, la cessazione di tutte le forniture di armi, la totale interruzione della mobilitazione della popolazione per la guerra, la cessazione della propaganda di guerra da parte dei media e dei social network. E avevano chiesto l’inserimento nella Costituzione dello status di neutralità dell’Ucraina.

Sono rimasti inascoltati, anzi accusati di antipatriottismo e perseguitati. La pericolosa situazione che si è venuta a creare muove da forti interessi di potere, nazionalistici ed economici tra i due blocchi, il capitalismo USA e le oligarchie della Russia e dell’Ucraina, e non ha niente a che vedere col benessere e il desiderio di pace delle popolazioni locali, spesso fomentate ad arte da chi controlla i mezzi di comunicazione di massa. Quello in corso è l’ennesimo episodio del conflitto strategico ed economico tra le due superpotenze e l’Ucraina ne è l’attuale teatro, Gli esiti sono imprevedibili.

Le premesse di questo conflitto sono state costruite nel tempo. Con la caduta del Muro di Berlino e lo scioglimento del Patto di Varsavia, la narrazione che era stata offerta era che la fine della guerra fredda avrebbe dato inizio a un’era di pace e cooperazione tra i popoli. Così non è stato e le guerre sono proseguite: Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Jugoslavia, Kossovo. La NATO, che non è un club sportivo, ma un’alleanza militare, invece di sciogliersi o quantomeno non espandersi, ha raddoppiato i suoi membri, allargandosi sempre più a est, fino a penetrare nel cuore delle paure russe, alimentando in quel popolo la sindrome dell’accerchiamento.

Se si vuole perseguire la pace è necessario riconoscere le ragioni di tutti. Non esiste solo l’Occidente, esiste anche un Oriente e il legittimo desiderio di sicurezza non può essere il privilegio di una parte, ma deve essere comune. Ed esiste soprattutto un mondo povero che chiede che la pioggia di miliardi sprecata in armamenti venga dirottata per salvare i popoli dalla fame e per combattere contro i cambiamenti climatici. La politica dei blocchi contrapposti ha tolto potere agli organismi internazionali, ai quali va ridata centralità, affinché i conflitti vengano risolti con la diplomazia e la cooperazione internazionale.

Occorre pertanto che i cittadini italiani ed europei levino la loro voce nei confronti dei loro governanti affinché intervengano per restituire all’ONU il ruolo centrale che gli spetta per la risoluzione dell controversie internazionali. L’Unione Europea ha in questa crisi l’opportunità di rafforzare il proprio prestigio internazionale come ambasciatrice di pace nel mondo, attraverso le armi della diplomazia.

I popoli lo sanno: le guerre portano solo lutti, lacrime, devastazioni e rappresentano una sconfitta per tutta l’umanità. Il diritto alla pace è il presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti inviolabili dell’Uomo. Costruire percorsi di pace significa disinnescare le cause e le condizioni per cui si determinano i conflitti e lavorare per creare canali di dialogo e di distensione.

L’entrata della Russia nel territorio ucraino è un atto gravissimo e contrario al diritto internazionale. Chiediamo che la Russia ritiri immediatamente le sue forze armate dall’Ucraina e che le armi, da tutte le parti, tacciano. Facciamo nostro l’appello di Yurii Sheliazhenko dell’Ukrainan Pacifist Movement:
Uniamo le nostre voci per dimostrare che i nostri grandi poteri non sono nelle macchine da guerra, nei leader bellicosi e nelle grandi potenze dell’Est e dell’Ovest, mostriamo che i nostri grandi poteri sono nei nostri cuori, mostriamo che i nostri grandi poteri sono nella verità e nell’amore, e che non tolleriamo la tirannia della macchina da guerra. Diciamo insieme: vogliamo la pace! Facciamo sentire la nostra voce ai leader: il popolo della Terra chiede la pace universale, niente di meno!

Aderiscono:
Acli Cinisello Balsamo
Associazione Culturale Nord-NordOvest
Associazione Il Gusto della Solidarietà
Associazione Polis
Centro Culturale San Paolo
Cinisello Balsamo Civica
FIOM Milano
Fondazione Auprema
Fondazione Cumse ETS
La Città Giusta-Sinistra per Cinisello Balsamo
Legambiente Cinisello Balsamo
L’Officina di Enrico
Oltrespazio
Partito Democratico Cinisello Balsamo
Rifondazione Comunista Cinisello Balsamo
Sinistra Italiana Cinisello Balsamo
Soc. Coop. La Città
UniAbita Soc. Coop.
USB Comune Cinisello Balsamo

Redazione "La Città"

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