Tempi dimezzati in Consiglio comunale. L’opposizione va dal Prefetto
Ancora una volta polemiche sul pochissimo tempo riservato ai consiglieri dei partiti di opposizione per la discussione delle delibere in sede di Consiglio comunale. I tempi sono stati accorciati con le scuse dello stato di emergenza e della pandemia, ma anche di fronte ad una situazione nettamente migliorata rispetto a inizio emergenza, lo scarso minutaggio continua a minare il democratico svolgimento del Consiglio. Così, mercoledì 23 marzo, i partiti di opposizione all’unanimità hanno deciso di presentare un esposto al prefetto di Milano per denunciare nuovamente la questione.
Questo il testo della richiesta: “Il tempo per gli interventi, diversamente da quanto previsto nel Regolamento di Funzionamento del Consiglio Comunale (che prevede un tempo di 10 minuti a consigliere, oltre 10 minuti aggiuntivi per ogni gruppo consiliare, per ogni delibera), sarà ancora contingentato in 10 minuti complessivi per gruppo, per discutere unitariamente tutte le 16 delibere. L’unico compromesso che il Presidente ha dichiarato di concedere è stato 1 minuto a delibera per la dichiarazione di voto (a fronte dei 2 minuti previsti da Regolamento). Considerato che il decreto “mille proroghe” ha prorogato al 31/05/2022 il termine di approvazione dei bilanci da parte degli enti locali, non ci spieghiamo quale sia la necessità di indire un consiglio il 30/03/2022, di mettere all’ordine del giorno 16 delibere eterogenee e pretendere che il Consiglio deliberi “il prima possibile” comprimendo ulteriormente il confronto politico, già fortemente ridotto dalle modifiche di questi ultimi anni al Regolamento. Si tenga inoltre conto del fatto che il Sindaco, invece, disporrà di circa 80 minuti per la sua relazione e che tale sproporzione è stata avallata dal Presidente del Consiglio Comunale, con umiliazione del ruolo e della funzione dei Consiglieri Comunali. Tutto ciò sarebbe motivato dal perdurare dello stato di emergenza legato alla pandemia, che cesserà solo il giorno successivo, 31/03/2022”.
La lettera è stata firmata da tutti i capigruppo dei partiti di opposizione: Marialuigia Pagani (Gruppo Misto), Chiara Floridi (Sesto Al Primo Posto), Nicola Lombardo (Partito Democratico), Daniele Tromboni (Movimento 5 Stelle) e Paolo Vino (Giovani Sestesi).