Al Montale di Cinisello la “Coppa della Costituzione”
L’istituto Eugenio Montale di Via Gorki a Cinisello, vince per la terza volta la “Coppa della Costituzione”. Un premio messo in palio dall’Associazione Articolo 3 che prevede una competizione tra istituti scolastici di secondo grado (sette in totale ad aver partecipato) allo scopo di diffondere e premiare la conoscenza della Costituzione Italiana. L’Associazione Art.3 nata nel marzo del 2005, si ispira ai valori della Costituzione allo scopo di diffondere documenti e testimonianze che contribuiscano alla formazione civile e politica dei cittadini in materia di solidarietà, di diritti civili, di pari opportunità. Non a caso, la premiazione è avvenuta ieri, 23 maggio, giornata in cui si celebrava il trentesimo anniversario dalla strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e tre uomini della scorta.
Una tavola rotonda, quella che ieri ha avuto luogo presso l’Auditorium dell’Istituto Eugenio Montale, a cui hanno preso parte il giornalista e scrittore Sandro Liberali (Presidente dell’Associazione Art.3, moderatore dell’incontro), il questore Giovanni Pepè, suo fratello il Magistrato Alessandro Pepé, l’Avvocato Giuseppe De Pace, lo scrittore docente universitario Enzo Ciconte (collegatosi in streaming) e il Dirigente Scolastico del Montale, Professoressa Maria Franca Tomaino, per celebrare la memoria di grandi uomini che hanno scelto di sacrificare la loro vita per amore della giustizia. L’Associazione ha scelto di premiare gli studenti, gli insegnanti, la Dirigente Scolastica grazie “all’encomiabile capacità espressiva, la precisione terminologica, l’ampiezza e l’articolazione delle risposte, oltre che alla capacità di collegare lo studio della Costituzione e dei suoi articoli con le tematiche di attualità di carattere sociale e culturale”- Queste le parole del Professor Daniele Calvi. “Parlare ai giovani è sempre importante” – si complimenta Alessandro Pepè- rivolgendosi alla preside e ai docenti del Montale che si dimostrano sempre molto attivi su questo versante. “Cosa che sta facendo anche l’Associazione Magistrati Italiani, che sta mantenendo i contatti con le scuole, incontrando e parlando agli studenti, per investire e formare le nuove generazioni. La mafia può essere combattuta con strumenti di legalità”. Il messaggio ribadito dal magistrato ricordando i giudici Falcone e Borsellino (anch’egli trucidato in un agguato mafioso il 19 luglio del 1992, due mesi dopo l’uccisione di Falcone.
Presenti gli studenti di tutte le classi quinte che hanno partecipato, con atteggiamento responsabile ponendo domande interessanti cui hanno seguito risposte articolate di tutti i gli ospiti. Un incontro carico di emozioni sollecitate dai racconti del professor Ciconte nel rievocare il sostegno di cui erano circondati i due magistrati Falcone e Borsellino, ma anche l’invidia, la diffidenza, il clima di terrore di quegli anni. La strage di Capaci rappresentò una svolta per il nostro paese, non solo dal punto di vista legislativo con l’inasprimento delle pene (articolo 41 bis) ma anche e soprattutto per la ribellione della società civile (ricordiamo la rivolta delle lenzuola di Palermo). L’incontro è terminato con le parole d’orgoglio che il Dirigente, Maria Franca Tomaino, rivolge ai propri studenti “vorrei che di questa giornata Vi rimanessero tre concetti: Impegno, ciascuno di noi deve fare la propria parte affrontando con impegno il futuro prossimo, perché senza impegno non si ottiene nulla; coraggio, per affrontare le sfide che ogni giorno la vita ci presenta; legalità, la legalità non ha gambe proprie, voi siete il nostro futuro e vi auguro che siate promotori di legalità perché si possa vivere in un paese più bello”.