Lega in calo e FDI in ascesa. I risultati di ieri e il voto di Cinisello tra un anno
Non sono tempi facili per la Lega. In generale. Tanto che Calderoli, indaffarato a spiegare il flop clamoroso nel referendum, si è lasciato scappare una confidenza a chi gli chiedeva, come mai Matteo Salvini non fosse particolarmente presente sull’argomento. “Non voleva personalizzare troppo” ha risposto uno dei fautori dei cinque quesiti finiti al macero. Davvero? Pare un dispetto alla verità. C’è un dato certo: nessuno tra i leghisti si sottrae a un selfie. In fatto di personalizzazioni non sappiamo chi tra i componenti di quel
partito sia il più parsimonioso. Di certo non lo è Giacomo Ghilardi …
E’ proprio vero che nella Lega hanno istituito una scuola di partito dove al posto dei codici studiano le pergamene dei celti. L’assenza di capacità nell’argomentare, porta alla semplificazione tipica di chi conosce solo qualche centinaio di parole in italiano. Sarà per questo che faticano a far comprendere l’immensità delle loro opere e la buttano sempre sul personale.
Prima di riprendere quanto stavamo per scrivere su Ghilardi e il suo presunto futuro politico, ricordiamo un corsivo scritto da, Fabrizio Vangelista, nell’ultimo numero di questo giornale il quale invitava i giovani del centrosinistra a misurarsi con gli impegni che verranno richiesti nell’oramai prossima legislatura amministrativa “Ragazzi, si vota nel 2023, fatevi avanti!” questo, più o meno, il tono usato dal nostro direttore a riprova che anche nell’area a noi più vicina non si risparmiano critiche e sollecitazioni.
Al punto in cui siamo sono molti i segnali che Giacomo Ghilardi si stia accingendo a valutare se (e per quanto) gli convenga continuare la propria esperienza di Sindaco a Cinisello Balsamo. Nostre fonti ci suggeriscono dei nomi pronti ad assumere l’incarico di primo cittadino qualora Ghilardi accettasse di cambiare registro per approdare a più elevati lidi. Non è un mistero che gran parte della politica della destra sia ispirata a canoni orami tambureggianti in ogni sede, locale e nazionale: sicurezza, privato in ogni servizio, esclusione e i cinisellesi ne hanno una tangibile dimostrazione.
Il fatto stesso che si stia preparando una sottile fronda dovrebbe indurre il Sindaco a sfruttare le sue buone carte, specialmente finché la popolarità lo sorregge. Popolarità indubbia e larga, da non confondersi con l’autorevolezza (spesso egli la scambia con autorità) ma che dopotutto è la chiave che nella Lega vale molto di più che saper redigere un progetto. Nonostante al momento, sebbene le nostre fonti siano di assoluta affidabilità, non siamo autorizzati a fare nomi ma potremmo solo mettere in fila qualche indizio su chi ambirebbe, nella destra, a prendere il posto di Ghilardi.
Possiamo solo prendere atto di un certo disamore verso il Carroccio, di un’elevata diffusione del verbo di Fratelli d’Italia in molti cardini dell’amministrazione. Poi c’è chi, tra gli elettori, denuncia qualche
insofferenza per il protagonismo del giovane Ghilardi. “Non sempre è colpa sua” dicono “Ma qualche presa di distanza da Salvini o da Fontana avrebbe dovuto farla, senza appiattirsi acriticamente”. In ogni ambito i cortigiani ligi all’etichetta guardano al capo non sempre con benevolenza. Inchini a parte, sono pronti alle facezie e al pettegolezzo e anche a mostrare le nudità del re. Dal canto nostro, come sempre, staremo a vedere.