23 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La goffaggine culturale di un concorso per miss

Anche Miss Italia passa da Cinisello Balsamo. Ne davamo conto sulle nostre pagine e subito ci vennero in mente queste cose.

Il presentatore, vestito alla Nunzio Filogamo, impugnava un microfono Davoli e attraverso un amplificatore a tromba, marca Geloso, richiamava le concorrenti sul palco annunciando: “E adesso … avanti le vergini!” Chissà perché? Tutte esitavano, prima di superare le quinte. Conoscerete questa gag in un film su un concorso di bellezza, organizzato in una provincia italiana e incomprensibilmente sfuggita alla severa censura degli anni ’50 che si limitò a vietarlo ai minori di anni 13.

Vera dimostrazione dell’italica arretratezza nella concezione sul ruolo della donna che pure aveva appena ottenuto il diritto a votare, ma con i preti ben attenti ad ammonire le fedeli “Dio vi vede … Stalin no”. L’apparire delle carnagioni scoperte delle giovani solleticava le prurigini dei repressi maschi del paese e anche qui sempre con il clero attento a ricordare che ogni eccesso poteva condurre alla cataratta precoce. Salvo poi applaudire, se le ragazze restavano nel recinto protetto di un concorso da Miss.

Luoghi comuni? No!  Seguì un’epoca dove gli short, le minigonne e i seni al vento imperavano felicemente e lo sdoganamento di molti preconcetti vennero messi in discussione senza che nessuno (salvo i soliti) se ne adombrasse. Fu un salto qualitativo, di grande liberta espressiva per donne non più disposte a farsi rinchiudere in un serraglio.

Certo è che nel 2022, secondo il parametro divulgativo della Giunta far diventare una tappa del tour di Miss Italia un evento straordinario è da manuale nell’ illustrare una goffaggine culturale oramai irreversibile.

E’ pur vero che la gente vuole divertirsi e che le mamme non mancheranno nell’ accompagnare le concorrenti. Diranno, esiste il libero arbitrio, si può scegliere.  Anche la Giunta può farlo, individuando più proficuamente su come elargire il proprio patrocinio.

Ivano Bison

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