Sciolto il consiglio comunale a Cologno. A casa il sindaco Rocchi
Il consiglio comunale di Cologno Monzese è stato sciolto dal prefetto di Milano, Renato Saccone, per non aver approvato il bilancio consuntivo dopo aver concesso tre scadenze che sono andate disattese. Va a casa il sindaco leghista Angelo Rocchi e con lui la giunta di centrodestra, eletti nel settembre 2020.
Sarà il commissario nominato dal prefetto a doversi occupare del bilancio comunale per portare avanti l’ordinaria amministrazione fino alla convocazione di un nuovo turno elettorale. La crisi della maggioranza a sostengo di Rocchi è andata in scena quasi subito dopo le elezioni di due anni fa. Litigi, incomprensioni ed equilibri mai trovati in un’alleanza che ha subito mostrato segni di cedimento. A nulla è servito il tentativo del primo cittadino di equilibrare la giunta attraverso ripetuti spostamenti di persone e nuove nomine.
Alcuni consiglieri hanno fatto ripetutamente fatto mancare il numero legale per le sedute del consiglio e così è arrivata la decisione improcrastinabile del prefetto. La spaccatura è scaturita dallo scontro ormai palese tra Lega e Fratelli d’Italia.
“Una crisi politica che dura oramai da 63 giorni, scatenata all’inizio da 4 consiglieri comunali ( 2 F.lli d’ Italia, 2 della lista “Noi con Rocchi”), a cui si aggiungerà subito dopo la consigliera della lista civica “Cologno nel Cuore ” dell’ assessore Di Bari, che mettono con le spalle al muro il sindaco, minacciando di andare alle elezioni anticipate, facendo mancare il numero legale in seno al consiglio comunale che così non riesce a votare il bilancio, se non si ferma lo ” strapotere” politico del famoso “cerchio magico leghista”, che condiziona i lavori della giunta e dell’ intera maggioranza politica”, spiega il consigliere del PD, Giovanni Cocciro.