Bì, stop all’infanzia. La giunta di destra a caccia di finanziamenti
“Riqualificare il Bì e renderlo un vero polo culturale a disposizione di tutta la cittadinanza e soprattutto dei giovani, verso i quali a Cormano era gravemente carente l’attenzione alle proposte e alle strutture per la fascia post-infanzia”. In altre parole stop alle politiche dell’infanzia per le quali La Fabbrica del Gioco e della Arti era stata creata. Lo si legge sul gruppo Facebook “Giunta Magistro Informa”, che annuncia così, per la prima volta apertamente, le reali intenzioni dell’amministrazione per il futuro del centro.
Il pretesto per parlarne è stata la visita alla struttura, avvenuta ieri, da parte dell’assessore regionale ai Giovani Stefano Bolognini (Lega), accompagnato dal consigliere comunale di Milano ed ex presidente del Municipio 2, Samuele Piscina anch’egli leghista, che però non ha alcuna delega metropolitana che abbia a che fare con Cormano. Sindaco e vicesindaco hanno mostrato il Bì ai due ospiti per poter illustrare, dicono loro, “il progetto per riqualificarlo”.
“Confidiamo – scrive la giunta – che l’importanza del tema e la qualità del progetto presentato possano sensibilizzare le istituzioni regionali e metropolitane per realizzare questa importante opera di riqualificazione non solo strutturale che potrebbe fare del Bì un vero polo culturale attrattivo per tutti i cittadini di Cormano e dei territori limitrofi”.
E tuttavia il progetto, che prevederebbe la trasformazione dell’ex Museo del Giocattolo nella biblioteca comunale, presentato in Regione Lombardia senza per il momento ottenere finanziamenti, non è stato mai presentato alla cittadinanza né ha attraversato un’opportuna discussione in Consiglio comunale. Il Bì, dalle parole della giunta, smette ufficialmente di essere il centro dell’infanzia per diventare un normalissimo centro civico.