Stretta della destra sui migranti. Ma c’è chi aiuta senza distinzioni
Sui temi legati al disagio sociale e alle difficoltà che incontrano quotidianamente i cittadini più bisognosi, la politica del governo di destra preme sull’acceleratore imputando gran parte delle cause all’immigrazione. Da qui la stretta sugli sbarchi e la propaganda contro le associazioni di soccorso. Il fatto è, viceversa, riconducibile ad una spinta umanitaria che non fa distinzione tra stranieri e italiani dedicandosi solo a dar conforto e aiuto. Nella nostra città opera “Il Torpedone” e non è un caso che rispondendo alle nostre domande, Federica Romano, non compia alcuna classificazioni sui soggetti che vengono sorretti.
Ci parli della vostra associazione
La nostra cooperativa, Il Torpedone, si occupa di diversi servizi e progetti territoriali. Quelli che ha più senso evidenziare sono sicuramente La Casa della Cittadinanza, situato nel quartiere Crocetta e il Social Market, di via Marconi. La casa della cittadinanza è un servizio del comune gestito dalla cooperativa. Lì c’è uno sportello di orientamento ai servizi del territorio e di aiuto nella compilazione online di domande/bonus comunali. All’interno della Casa della Cittadinanza è presente una sartoria, gestita da volontari e rivolta ai cittadini di Cinisello B, sia come contesto di socializzazione sia come laboratorio sartoriale. Casa della Cittadinanza ha sviluppato anche un’azione specifica rispetto al tema del volontariato, cercando di favorire una maggiore attivazione di comunità e la possibilità di aiutare i cittadini di Cinisello a sviluppare un’idea a favore del quartiere e della comunità. L’altro servizio è il Social Market, emporio solidale che si rivolge a nuclei in condizione di fragilità socio-economica, offrendo un sostegno alimentare. Le persone, che sono inviate da enti invianti quali i servizi sociali, centri di ascolto Caritas e associazioni del territorio, possono fare delle spese, scegliendo da soli i prodotti che vengono donati.
L’emergenza umanitaria ha molteplici aspetti, quali sono quelli da voi riscontrati a Cinisello Balsamo?Gli aspetti rilevanti riguardano la “questione sociale”: il problema di una persona non può essere visto solo come un problema del singolo ma della sua comunità. L’aspetto su cui ci siamo soffermati è proprio quello della rete sociale, quando manca, quando è frammentata, quando non riesce a sostenere la persona. L’isolamento è sicuramente il punto da cui partire, perché rappresenta un vincolo e un ostacolo per il benessere; superare l’isolamento significa riuscire a chiedere aiuto e ritornare a percepirsi attivo e capace di utilizzare le proprie risorse per migliorare la propria condizione di salute e benessere. Nel corso delle vostra esperienza incontrate molte persone da aiutare.
Ci può parlare delle difficoltà più frequenti?
Sicuramente le difficoltà lavorative e abitative. Le persone hanno bisogno di un lavoro, di una casa e di una stabilità economica. L’incertezza abitativa e lavorativa si incontra poi con altre difficoltà più sociali. Un altro tema importante è sicuramente quello sanitario, le persone hanno bisogno di politiche socio-sanitarie adeguate al contesto e alle loro problematiche. Gli ultimi anni hanno visto crescere in modo esponenziale il disagio mentale, in modo trasversale alle diverse fasce d’età, con particolare attenzione agli adolescenti.
Cosa servirebbe e quale supporto auspicate da parte delle istituzioni cittadine?
L’Istituzione dovrebbe diventare garante della problematica/emergenza umanitaria chiedendo alle realtà sul territorio, che incontrano quotidianamente le persone e le loro difficoltà, di progettare insieme una serie di servizi e progetti che siano tra di loro collegati e sinergici. L’emergenza richiama il tema della complessità e per rispondere alla complessità è necessario progettare un sistema di interventi, perché il rischio di tanti singoli interventi è quello di frammentare la rete di sostegno che dovrebbe invece essere percepita come un insieme, al cui interno si muovono cittadini, la comunità, le diverse figure professionali e l’istituzione.