Un Brasile da favola si candida al percorso netto
Apriamo con l’immagine di Alex Scott, una giornalista della BBC, coraggiosa e che non si scompone davanti agli ostracismi dell’ambiente qatariota.
Ciò ci consente, dopotutto, di scrivere e commentare il calcio con maggiore serenità d’animo.
Concluse, nei gironi, le gare della prima giornata dobbiamo dire che la squadra più impressionante è il Brasile. I verde-oro hanno battuto la Serbia 2-0, con doppietta di Richarlison. E’ una valutazione tecnica, nonostante aver visto le belle gare di Inghilterra, Francia e Spagna. L’avversario dei brasiliani era una squadra largamente superiore (e infatti i serbi hanno dato filo da torcere per tutto il primo tempo) a coloro con cui si sono misurate le tre sopracitate.
Il Brasile ha sciorinato azioni d’attacco e organizzazione difensiva da grande candidata a fare molta strada dalle parti del Golfo Persico. Vedremo come andrà il seguito, intanto:
Aver visto la Svizzera battere il Camerun faticando non poco ci porta a considerare questo campionato del mondo, fatte poche eccezioni, tutt’altro che dagli esiti scontati. Si dirà: alla lunga i valori tecnici delle grandi emergeranno ma, aggiungiamo noi, dovranno guadagnarselo giocando senza fronzoli e battendosi su ogni pallone.
Gli elvetici, superando la squadra del giocatore del Napoli, Andre Zanbò Anguissa, hanno compiuto un bel passo se consideriamo il girone di ferro (comprende Brasile e Serbia) in cui è capitata e dove gli africani non ricoprono certo un ruolo di marginale. A mettere a segno la rete della vittoria è stato l’attaccante, Breel Embolo. Dietro la mancata esultanza, compiuta la prodezza, vi è la storia della sua famiglia che lo ha portato, ancora piccolissimo, dal Camerun in Svizzera dove poi è stato naturalizzato.
E tornando allo spirito battagliero, anche la Corea del Sud ha stimolato l’Uruguay. Quella sudamericana è compagine che storicamente mai si sottrae, quando occorre, alla mischia e nel far roteare i tacchetti. La gara è stata perciò molto combattuta sul piano agonistico e gli uruguagi hanno subito la velocità e l’intraprendenza coreana cercando di far prevalere il loro palleggio, cosa non sempre riuscita e pertanto hanno dovuto sfoderare tutta la consueta grinta. La gara è finita 0-0 ma entrambe le squadre hanno sfiorato il vantaggio. Godin e Valverde hanno colpito due volte i legni; Son, il coreano del Tottenham, a impegnato da solo tutta la difesa celeste.
Nel frattempo e fuori dal campo cominciano le lamentele sui maxi recuperi applicati dagli arbitri in diverse partite del mondiale.
A nostro parere, questa volta Collina ha ragione. Si deve ammettere che prima e in nessuna gara, specie in Italia, ci si è avvicinati al tempo effettivo di gioco. La decisione di applicare il più possibile un congruo recupero potrebbe aiutare a porre fine a polemiche e strumentalizzazioni. Ovviamente la norma va definita in termini chiari e che la discrezionalità dell’arbitro sia temperata da dati oggettivi. Forse non succederà, ma le molte manfrine e i molteplici atteggiamenti da tarantolati dei calciatori potrebbero diminuire.
Lo evidenziamo, senza ironizzare sull’ antica propensione ai lunghi extra time dell’ex arbitro bolognese, culminata con l’episodio di Perugia-Juventus (14 maggio 2000) fatta da lui riprendere dopo una sospensione di un’ora per un diluvio abbattutosi sul “Curi.
Domani si riparte con la seconda giornata dei gironi, in programma: Galles-Iran; Qatar-Senegal; Olanda-Ecuador e Inghilterra-USA.