Paradosso del ranking contro i veri valori
La Coppa del Mondo di calcio alla quale stiamo assistendo è ricca di spunti specialmente per le situazioni paradossali che propone.
Ieri ci siamo interrogati sul mistero ben custodito nei dati FIFA che pone il Belgio in cima alle classifiche, al secondo posto dietro al Brasile. L’Italia che ha vinto l’Europeo è sesta. Lo chiamano Ranking che vuol dire posizionamento.
Orbene, il Belgio nella sua storia ha vinto un’Olimpiade nel 1920, è arrivato terzo in Russia nel 2018 e secondo agli europei del 1980. Stop. Ciononostante, l’algebrico conteggio della FIFA porta i belgi in alto basandolo su valori relativi. Cosa che fa imbestialire chi stila, poggiando sulle effettive valenze, le classifiche per altre discipline. Risultato della partita; Importanza della partita; Forza dell’avversario;Forza della confederazione di appartenenza, sono questi i parametri dei dirigenti con sede a Zurigo. Non sono gli stessi i risultati forniti dall’UEFA per le squadre europee dove il Belgio è solo al 9 posto, perfino dietro alla Scozia.
Altri elementi che sembrano contraddire il comune sentire calcistico, sono quelle partite dove si segnano tanti goal da una parte e dell’altra e trovano molti pronti a incensare quel tipo di calcio.
Ieri Serbia-Camerun è finita 3-3; Corea del Sud e Ghana 2-3. Sono state gare dove le prodezze dei realizzatori hanno beneficiato di svarioni difensivi davvero vistosi. Poteva finire 5-4 o 5-5. Noi, da spettatori neutrali, ci divertiamo ma soffermandoci sull’analisi calcistica potremmo dire che se capitasse alla nostra squadra del cuore ci arrabbieremmo. Non sosteniamo, come faceva Annibale Frossi, che il risultato della partita perfetta sia lo 0-0, tuttavia crediamo che una maggiore conoscenza calcistica dovrebbe indurre i commentatori (prima che gli spettatori) a padroneggiare la materia senza indulgere allo spirito da bar per una disciplina che appassiona milioni di persone e che va spiegata con equilibrio divulgativo.
Fanno testo le partite del pomeriggio e della serata. Si giocavano Brasile-Svizzera e Portogallo-Uruguay. La prima è finita, nonostante lo strapotere teoricamnte offensivo dei verde-oro solo 1-0 a favore dei 5 volte campioni del mondo e il gol è venuto da Casimiro, un mediano.
Poi abbiamo visto i portoghesi prevalere 2-0 ma dobbiamo dire che l’Uruguay ha mancato almeno 5 nitide occasioni durante una gara, come sempre giocata nel solito modo “carognesco” dai sudamericani e bloccati nel tentativo di rimonta da un rigore a favore del Portogallo che mai sarebbe da concedere.
Intanto c’è da segnalare e a proposito di veri valori, che durante questa partita si è verificata un’invasione di campo: uno spettatore sventolava una bandiera della Pace indossando una maglietta con scritto “Save Ucraina”. A lui tutta la nostra simpatia.
Intanto, tornando al calcio giocato è tutto ancora da decidere nei gruppi anche se il Brasile può già festeggiare gli ottavi, al pari del Portogallo e della Francia.
Oggi gare da disputare in contemporanea, in due tronconi: alle 16, Ecuador-Senegal e Olanda-Qatar; alle 20, Galles-Inghilterra e Iran-Usa.