Quarti di rigore:avanti Argentina e Croazia
E’ stata, quella di ieri, una vera giornata mondiale. Lo è stata poiché, Brasile-Croazia e Argentina-Olanda si sono decise ai calci di rigore.
Cuori spezzati in Brasile per una squadra che aveva incantato fino agli ottavi ma arenatasi proprio di fronte alla Croazia al termine di una partita,
E’ stata, quella di ieri, una vera giornata mondiale. Lo è stata poiché Brasile-Croazia e Argentina-Olanda si sono decise ai calci di rigore.
Cuori spezzati in Brasile per una squadra che aveva incantato fino agli ottavi ma arenatasi proprio di fronte alla Croazia al termine di una partita disputata, molto al di sotto delle aspettative, dai verdeoro. Argentina, viceversa, esaltata dopo avere patito una clamorosa rimonta dagli olandesi. Sono gli sbalzi regalati dalla volatilità del pallone e dal gioco del calcio.
Andiamo con ordine.
Il pomeriggio di Brasile-Croazia si è rivelato sonnolento. Lo dobbiamo soprattutto alla bravura (e non è una contraddizione rispetto alla premessa) di Modric e dei suoi sodali di centrocampo. Con un’accorta tenuta della palla avevano posto in scacco i funamboli brasiliani, impedendo ogni linea di passaggio e gestendo magistralmente la sfera. Solo nel finale un lampo di Neymar, con l’unica azione in verticale mai sviluppata fino a quel momento, aveva illuso i molti suoi connazionali presenti sugli spalti. Ma poi è venuto il pareggio con il gol di Petkovic e quindi i tiri dal dischetto dove i croati sono stati micidiali. Impeccabile il loro portiere, pararigori, Livakovic.
Perciò, sarà la Croazia l’avversaria dell’Argentina in semifinale.
Anche i sudamericani non avevano deliziato gli 80.000 accorsi allo stadio e in larghissima maggioranza paludati in albiceleste. Del resto la squadra di Solari si poggia principalmente su Leo Messi, contando molto sui suoi piedi fatati. E’ proprio lui: prima ha trovato un pertugio per mandare in gol l’ex dell’Udinese, Molina; poi ha trasformato un calcio di rigore. Sul 2-0 gli argentini hanno pensato di riposare in vista della semifinale ma gli orange, cambiando completamente strategia di gioco hanno preso d’assedio l’area avversaria con tutti gli spilungoni mandati in campo da Van Gaal. Infatti nei minuti conclusivi e durante i 10 minuti del recupero Veghorst ha siglato la doppietta che è valsa i supplementari.
I rigori, poi, hanno dato ragione all’Argentina.
Dopotutto, nonostante non si possa dire che il gioco mostrato dalle squadre assuma il valore tecnico che meriterebbe una vetrina mondiale, non sono mancati alti momenti di pathos e di puro divertimento per l’alternanza delle situazioni che (come detto) sono maggiormente causate dalle carenze, piuttosto che dalla palese superiorità degli uni sugli altri.
Oggi le restanti due gare di quarti di finale: ore 16, Marocco-Portogallo, ore 20, Francia-Inghilterra.