La strage di piazza Fontana confusa con quella di Loreto. Una lettera imbarazza il comune
Una gaffe in piena regola per il consiglio comunale di Cinisello Balsamo. Un segno dei tempi l’approssimazione, o forse la semplice ignoranza, con cui si trattano delicati temi storici. Come la ricorrenza della strage di piazza Fontana, che per il presidente del consiglio, il leghista Luca Papini, diventa la strage di piazzale Loreto.
Succede tutto in poche righe, quelle di una lettera che Papini, a nome del Consiglio, avrebbe inviato al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al Prefetto Renato Saccone, nonché ai famigliari delle vittime. Nella missiva si esprime vicinanza del Consiglio nella ricorrenza del 53 esimo anniversario della strage di “Piazzale Loreto”. Proprio così.
Sempre di una strage fascista si tratta. Ma quella di piazzale Loreto è avvenuta il 10 agosto del 1944, quando le squadracce nere trucidarono 15 antifascisti milanesi mentre la bomba in piazza Fontana, che fu sempre opera di neofascisti, scoppiò invece nel pomeriggio del 12 dicembre 1969.
La lettera è finita anche nelle mani dei consiglieri comunali cinisellesi, che si sono immediatamente accorti dell’errore. Un errore grossolano e grottesco. Il leghista Papini, forse distratto o poco attento alla storia, non è comunque l’unico colpevole in questa vicenda di quotidiana sciatteria. Perché se lui l’ha firmata la lettera, qualcun altro l’avrà letta prima di inviarla. Succede anche questo nella Cinisello un po’ smarrita, all’epoca del centrodestra.