22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Botta risposta Ghilardi-PD: “Debiti del comune? Basta con gli alibi”

Una calcolatrice come regalo simbolico al sindaco Giacomo Ghilardi da parte del PD di Cinisello Balsamo dopo le recenti affermazioni del primo cittadino sui debiti che la passata amministrazione di centrosinistra avrebbe lasciato a carico del comune. Le considerazioni natalizie di Ghilardi non sono piaciute ai dem. E ci ha pensato il loro segretario, Alberto Galli, a rispedire le accuse al mittente.

“Leggo che il Sindaco accusa di aver ereditato una città imballata e piena di debiti. Dopo 4 anni e mezzo siamo ancora a puntare il dito contro chi c’era prima, mentre famiglie e imprese sono in difficoltà e la città è ferma”, scrive Galli che aggiunge: “Se la città fosse davvero sommersa dai debiti e in dissesto, come affermato, avremmo visto l’intervento della Corte dei Conti, smettiamola di trovare capri espiatori. La verità è che Cinisello Balsamo negli ultimi 5 anni, sotto questa amministrazione, ha visto aumentare le tasse e la mancanza di nuovi investimenti”.

Ma Galli è un torrente in piena e se la prende anche con il carico fiscale locale. “La TARI per le famiglie oggi pesa il 40% in più rispetto al 2018 e anche anche l’IRES è aumentata. È così che Sindaco e Giunta intendono aiutare le famiglie in questi tempi difficili? Se oggi siamo ancora a parlare dei problemi di 5 anni fa è perché non sono stati affrontati. Con l’ultimo bilancio il cdx e il Sindaco certificano il loro stesso fallimento: più tasse, zero investimenti nuovi sul territorio, indifferenza verso i fragili e gli ultimi”.

“Nel frattempo Cinisello Balsamo ha perso tanto. In 5 anni una parabola discendente, un declino sotto il profilo dei servizi e dell’offerta comunale ai suoi cittadini, con imprese che decidono di andarsene e un degrado sempre più diffuso e senza freni, una città che è sporca. Ma soprattutto un declino culturale, che all’idea di grande città – aperta, competitiva nell’area metropolitana di Milano e inclusiva – che cerca di attrarre investimenti e progetti, ha preferito l’idea del paesotto, della sagra della salamella, delle canzoni celtiche in piazza e dell’amministrazione che taglia le siepi e tappa le buche”, conclude Galli.

Fabrizio Vangelista

Giornalista, scrittore. Direttore de La Città

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