Nel fortino leghista cade anche Jari Colla, il “padrino” politico di Ghilardi
Per Jari Colla, pare stiano sfumando i successi conseguiti cavalcando l’onda dei clamorosi risultati
leghisti delle passate tornate elettorali, quando nella sola Città Metropolitana alle scorse regionali
ottennero 6 consiglieri. Dopo il 12 e 13 febbraio il numero si è ridotto a due e Colla si trova in flebile
terza posizione. Solo miracolose rinunce potrebbero consentirgli di occupare un posto su cui in
precedenza si era insediato per poi incappare in qualche disavventura giudiziaria.
La carriera politica di Yari Colla costantemente sostenuto da Giacomo Ghilardi, del quale il sindaco di
Cinisello Balsamo era stato assiduo collaboratore, ha subito dei drastici ridimensionamenti dopo che nel
2021 la Corte d’Appello di Milano aveva confermato la condanna ad un anno e otto mesi per i fatti noti
come “Rimborsopoli” e attinenti alle spese eccessive contestategli dai magistrati.
La sua candidatura alle regionali aveva suscitato molte perplessità. Dai dati resi noti dal Ministero
dell’Interno, nella nostra città Colla può contare solo su 286 preferenze. Pare irrimediabilmente
compromessa la sua stagione, questa volta mediante il giudizio espresso nelle urne, dopo anni trascorsi in
importanti ambiti decisionali. Probabilmente, anche da parte di chi si era assuefatto ad un clima vittorioso, degli errori sono stati commessi e una riflessione assai corposa dovrebbe punteggiare le agende dei dirigenti di via Bellerio.
A conferma, vi sono dei dati da sottolineare, sebbene in chiave domestica: la destra ha vinto largamente in Lombardia, tuttavia dobbiamo registrare che la Lega non fa progressi tra l’elettorato cinisellese restando ai livelli delle scorse elezioni politiche.