Attacchi fascisti, folla al Parco Nord per dire basta
“Chiediamo scusa ai deportati e perseguitati del nazismo e del fascismo per non essere stati in grado di impedirne il ritorno”. Sono le parole di Alessandro Padovani, presidente di Aned di Sesto San Giovanni e Monza durante il suo intervento nel presidio di questa mattina al Parco Nord, organizzato dopo il ritrovamento, la scorsa settimana, di una grande svastica a poche decine di metri dal Monumento al Deportato.
Ad ascoltarlo una folla pacifica che ha voluto testimoniare vicinanza e solidarietà al ricordo dei deportati, la cui memoria è stata oltraggiata da quella svastica, ricavata dalle assi di una staccionata del parco e da un altro atto vandalico, avvenuto qualche giorno prima, che ha parzialmente rovinato una pietra inserita nel monumento.
Dure le parole di Aned e di Anpi nei confronti dei rigurgiti nazi-fascisti che sembrano moltiplicarsi in queste ultime settimane, come il pestaggio dei liceali del Michelangelo di Firenze ad opera di militanti di destra, vicini a Fratelli d’Italia. Molto criticato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha minacciato provvedimenti disciplinari contro la preside del Liceo fiorentino, Annalisa Savino, colpevole a suo dire di aver inviato una lettera agli studenti in cui si parla di pestaggi di strada come la radice del fascismo.
Erano presenti i comuni del Nord Milano, anche se alcune assenze si sono fatte sentire: mancavano i sindaci di Sesto san Giovanni (città che ha pagato il prezzo più alto di vite nelle deportazioni del 1943), Bresso e Cusano Milanino che hanno inviato i loro vice. Molta invece la gente comune che ha voluto esserci per esprimere indignazione per i fatti accaduti. Al termine degli interventi un corteo silenzioso si è mosso verso il luogo esatto del ritrovamento della svastica per stendere un drappo col simbolo dei deportati.