Il vento di Elly contro la vecchia politica
Tutto si potrà dire, molto si potrà brigare, tuttavia una cosa è certa: la politica italiana ha un nuovo elemento perturbatore. Il suo nome è Elly Schlein. A creare scompiglio non sarà lei sola ma un corpo sociale che si metterà nuovamente in movimento. Il torpore che ha attanagliato la sinistra per molto tempo potrebbe dissolversi dopo la scelta che ha portato una donna, giovane, colta e motivata alla guida del PD. Il partito largamente più grande che rappresenta l’opposizione al governo della destra contro la quale bisognerà rispondere, colpo su colpo.
Alcuni analisti fin dal delinearsi della sorpresa, poi divenuta fatto concreto con la vittoria della Schlein, hanno storto il naso poiché essi stessi adagiati su previsioni d’apparato (che davano per scontata la vittoria di Bonaccini) non erano pronti a valutare la novità. Si sono ritrovati a balbettare, nei talk show che in queste ore occupano molti dei palinsesti televisivi, previsioni o stantie immagini legate al genere più he alla proposta. La vittoria di Elly Schlein non è una vittoria “da salotto” come acidamente commentava nel titolo un giornale dell’estrema destra. È l’avvio di una marcia che modificherà il quadro politico italiano. Cambierà l’idea che per giustificare la politica bisogna solo governare, a qualsivoglia condizione. Si dovrà anche governare, chiarendo a favore di chi e per chi. Governare non è mai stato omnicomprensivo e referente per tutti i cittadini, anche in presenza delle larghissime intese degli ultimi venti anni. Lo è ancor meno adesso con la Meloni a Palazzo Chigi.
La scelta di campo diverrà molto più chiara rispetto al passato, remoto e recente. Chi ha votato la Schlein ha afferrato il senso delle sue proposte: cosa significa dare battaglia sul piano dei diritti, contro la precarietà, per l’ambiente, per la scuola pubblica, per la sanità pubblica, per l’accoglienza, per l’integrazione, per la pace, per l’unità. Un linguaggio che i giovani profondamente comprendono e capiscono e che i genitori colgono come un’opportunità per i loro figli. Da domani si staglierà un nuovo soggetto politico, non imperniato sul singolo nome ma sulla comunanza d’intenti.
Potranno elaborare la delusione, gli iscritti al PD che hanno sostenuto gli altri candidati alla segreteria, tornando a fare politica battendo i marciapiedi. Andando, casa per casa, a incontrare e parlare con quegli elettori di sinistra che non si sono recati alle urne, i quali sono gli unici incolpevoli. Va data loro la speranza di un cambiamento reale nello stile e nella proposta. Molto più urgente recuperare votanti e partecipanti alle iniziative che iscritti ai Circoli. Poiché solo una nuova proposta politica, messa alla prova dei fatti, può alimentare le adesioni. Non viceversa.
A chi ironizzerà sulla novità Elly Schlein, definendola un residuo novecentesco, su chi si sta agitando per dividersi le spoglie del PD, va ricordato a costoro che il vecchio sono loro. Loro, le mosche nocchiere dalle manovre sempre più affilate, dalle furberie e dai lazzi correntizi. L’apertura di una grande finestra sul futuro farà entrare aria nuova, facendo evaporare l’odore di stantio.
Un commento
Elly mi da molta fiducia spero che dia un bel scossone al PD e tutta la sinistra unita