I 70 anni dei vigili. La passerella (militare) apre la campagna elettorale
Il sindaco Giacomo Ghilardi ha preparato tutto in grande stile. I 70 anni di vita della polizia locale di Cinisello Balsamo sono stati l’occasione per il primo cittadino per un bel bagno di visibilità istituzionale. Di quelli coi fiocchi ed imbellettati.
La polizia locale merita senz’altro i festeggiamenti che la giunta le ha riservato giovedì pomeriggio. Anche il PD non ha fatto mancare gli auguri e il ringraziamento per un servizio tanto complicato quanto prezioso. Ma l’attaccamento del primo cittadino alla ricorrenza e il modo in cui ha fatto preparare la scenografia, con tanto di tappeto rosso e una sfilata davanti alle truppe schierate (in tutto 70 divise) manco fosse l’esercito, ci ricordano che è iniziata la campagna elettorale e che il tema sicurezza sarà centrale per convincere il maggior numero di elettori.
E infatti la giunta non ha mancato di ricordare, numeri alla mano, gli interventi degli agenti in tema di sicurezza stradale, pubblica sicurezza, controllo del territorio (e dei migranti irregolari) financo l’educazione stradale. Il sindaco può sciorinare una serie di dati positivi che certificano l’impegno della polizia locale e può vantare l’introduzione, promessa cinque anni fa e solo ora ottenuta, dell’allungamento del turno h24.
Tuttavia sono ancora molti i nervi scoperti di una città le cui periferie soffrono di esclusione e piccolo crimine. Il parlare sempre o quasi solo di sicurezza, mostrando via social i blitz e le operazioni di polizia locale e forze dell’ordine, come fa puntualmente Ghilardi, può rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Da una parte passa l’idea di fare cose, di presidiare, di esserci. Ma dall’altra accende un’aspettativa di sicurezza spasmodica tra i cittadini oltre ad impaurirli al tempo stesso, dando la sensazione che la città malata di crimine sia in perenne bisogno di medicine.
Sicuramente, nonostante tutta la narrazione di Ghilardi, Cinisello Balsamo non se la passa benissimo. Il quartiere Sant’Eusebio torna ciclicamente al centro della cronaca. Di poco tempo fa è l’esplosione della saracinesca di un bar e poco dopo il rogo di un motorino. Alla Crocetta invece si susseguono numerose le operazioni anti-degrado, che svelano però un margine sempre più evidente di illegalità diffusa e difficilmente arginabile con le sole armi repressive.